Fidanzati uccisi a Pordenone, il giallo a una svolta: arrestato Giosuè Ruotolo
Svolta nel giallo dei due fidanzati uccisi a Pordenone. È stato arrestato Giosuè Ruotolo, il militare campano da mesi indagato per il duplice omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza. Lo si apprende da fonti investigative dell'Arma dei carabinieri. Ruotolo, che ha sempre respinto le accuse, era finito nel registro degli indagati diversi mesi dopo l’omicidio di Trifone e Teresa, avvenuto il 17 marzo del 2015 nel parcheggio della palestra di Pordenone che la coppia frequentava. Nel registro degli indagati successivamente è finita per favoreggiamento anche Rosaria Patrone, 24 anni, fidanzata di Ruotolo. Anche quest'ultima è stata arrestata ed è attualmente agli arresti domiciliari. Da quanto si apprende Giosuè Ruotolo, ora rinchiuso nel carcere di Belluno, è stato arrestato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Pordenone Alberto Rossi, in accoglimento di una richiesta inviata un mese fa circa dai pubblici ministeri Matteo Campagnaro e Pier Umberto Vallerin.
Chi è Giosuè Ruotolo, arrestato per l’omicidio di Trifone e Teresa
Caporalmaggiore dell'Esercito, Giosuè Ruotolo ha 26 anni ed è di Somma Vesuviana (Napoli). Ruotolo è stato commilitone di Trifone Ragone e per un periodo ha vissuto insieme a lui. Il suo nome era finito nel registro degli indagati lo scorso settembre. L'elemento chiave su cui gli investigatori avrebbero puntato riguarda i presunti dissapori che intercorrevano tra Trifone e Giosuè, culminati, alcuni mesi prima del delitto, in una lite in cui i due sarebbero perfino venuti alle mani. Fino a oggi Ruotolo viveva all'interno della nuova caserma di Pordenone in cui era stato trasferito da qualche settimana.
Le ultime notizie sui due fidanzati uccisi a Pordenone
Il duplice omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza risale a quasi un anno fa: era il 17 marzo del 2015 quando un killer si avvicinò all’auto dei due fidanzati ed esplose a bruciapelo diversi colpi. Inizialmente si ipotizzò un omicidio suicidio, pista quasi subito abbandonata. Giosuè Ruotolo nel gennaio scorso, in qualità di indagato, si è avvalso della facoltà di non rispondere al Pm nel corso di un interrogatorio. Negli ultimi tempi l’attenzione degli inquirenti si era concentrata sulle minacce nei confronti di Teresa Costanza, partite da un falso profilo facebook e inviate da un computer della caserma De Carli di Cordenons. Recentemente del ragazzo arrestato oggi hanno parlato anche i genitori di Trifone Ragone. In particolare la mamma di Trifone, Eleonora Ferrante, ha usato parole dure per descrivere l’ex coinquilino del figlio. “Mio figlio era un uomo completo sessualmente, lavorativamente e a livello interpersonale. Ruotolo ha alimentato il suo odio, mi disse che mio figlio gli doveva dei soldi e fece capire che lo considerava una merda”, così la donna davanti alle telecamere di “Chi l’ha visto?”.