Fiat: a breve incontro Marchionne-Berlusconi
Dopo le ultime dichiarazioni di Sergio Marchionne in merito all'ipotesi di fusione tra Fiat e Chrysler e sulla possibilità di uno spostamento del Lingotto a Detroit, oggi sono proseguiti i contatti tra il ministro del lavoro Maurizio Sacconi e il numero uno dell'azienda torinese.
Sacconi è fiducioso che Marchionne non lasci l'Italia: "Fiat potrebbe essere sollecitata ad andarsene solo da condizioni che finora non si sono verificate.", afferma il ministro riguardo all'ipotesi di fusione con Chrysler: "Le istituzioni italiane e il sindacato riformista hanno fatto ciò che doveva essere fatto per rendere l'Italia un paese dove si può continuare a investire. Gli investimenti e le assunzioni fissate al 7 marzo a Pomigliano ne sono una conseguenza diretta".
E rivolgendosi all'amministratore delegato del Lingotto, Sacconi chiede di "mantenere un dialogo costante con tutte le forze sindacali" e che continui il "dialogo tra l'azienda e le singole persone" perché si verifichi un maggiore coinvolgimento da parte dei lavoratori.
Nei prossimi giorni il premier Silvio Berlusconi incontrerà il numero uno del Lingotto Sergio Marchionne alla presenza dei ministri Giulio Tremonti, Paolo Romani, Maurizio Sacconi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. In questo incontro si discuterà sul progetto Fabbrica Italia e sull'integrazione tra Fiat e Chrysler. La data del vertice ancora non è stata stabilita a causa degli impegni del governo e perché si attende il rientro di Marchionne dall'America.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, la presenza della Fiat a Detroit si fa ancor più sentire, con il successo riscosso dallo spot della Chrysler con Eminem trasmesso durante l'attesissima finale del Super Bowl, che enfatizza la forza della città di Detroit travolta dalla crisi economica.