Fernando Botero: forme e colori del maestro colombiano per la prima volta in mostra a Roma
Fernando Botero sta per arrivare per la prima volta in Italia con una importante mostra monografica interamente dedicata alla sua opera. Dal 5 maggio inaugura presso il Complesso del Vittoriano “Botero. Dipinti 1959-2015”, che fino al 27 agosto 2017 esporrà alcuni dei capolavori più curiosi e significativi dell'artista colombiano.
La mostra è stata curata da Rudy Chiappini in stretta collaborazione con l'artista. Circa 50 capolavori, provenienti dai più importanti musei d'Europa, ripercorreranno ben 50 anni di carriera: dal 1959, quando Botero, ispirandosi a Velasquez, realizza alcune versioni "Niño de Vallecas", al 2015. Oltre a segnare questo importante traguardo, la mostra festeggerà anche il compleanno numero ottantacinque del maestro colombiano, nato a Medellìn nel 1932.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale con il patrocinio della Regione Lazio, ed è organizzata e co-prodotta da Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira. Saranno esposti i dipinti e le serie più famose, caratterizzati dalla celeberrima abbondanza delle forme femminili e dalla plasticità tridimensionale fuori dal comune.
Saranno presenti anche molte opere che sintetizzano la passione di Botero per la pittura classica italiana, soprattutto quella rinascimentale, che il maestro ebbe occasione di conoscere in un lungo viaggio in Italia, dopo il quale si dedicò anche alla riproduzione dei capolavori che più lo ispirarono, da Giotto al Mantegna.
In Botero la pittura classica si sposa perfettamente con le suggestioni della sua terra natia, facendo entrare la tradizione latino americana nella sua narrazione in immagini, soprattutto attraverso i colori. Il calore delle atmosfere colombiane entra nei suoi quadri, ma lascia aperto uno spazio fra l'artista e la sua opera che si concretizza in questi soggetti unici, dagli occhi fissi, lontani dalla realtà ma allo stesso tempo profondamente significativi.