Enna, l’omicida all’amico: “Ciao Peppe, non posso venire al raduno, ho ucciso mia moglie”
"Buongiorno, Peppe Click. Mi dispiace per il raduno. Non posso venire più: ho ucciso mia moglie. Mi dispiace". Così, con naturalezza e noncuranza, Filippo Marraro ha confessato l'omicidio della moglie, con un messaggio vocale, a un amico di Agrigento, Peppe Nobile, detto "Click", dal nome del suo negozio di informatica. Quello a cui si non potrà partecipare è il motoraduno organizzato dall'amico, animatore del club TMax, per il 7 aprile, al quale Marraro si era iscritto con il figlio adolescente."Addio, addio a tutti. Scusatemi di tutto" conclude il messaggio che sulle prime, Nobile, ha preso per uno scherzo. Poi, riflettendo sulle ultime confidenze fatte da Filippo riguardo alla moglie, ha dovuto concludere che si trattava proprio della verità.
"L'ho uccisa perché aveva altri uomini" ha detto invece agli investigatori Marraro. Il 51enne autore del femminicidio della moglie Loredana Calì, 41 anni, già in passato vittima di violenze, ha ammesso le proprie responsabilità, indicando lui stesso il luogo in cui aveva abbandonato il corpo della moglie a Enna. Il cadavere, infatti, è stato rinvenuto in un terreno di proprietà della madre della vittima e dove verosimilmente è avvenuto il delitto. Saranno, tuttavia, gli esiti dell'autopsia e i rilievi sulla scena a dire con esattezza come siano andati i fatti.
Enna, intanto, piange mamma Loredana. La donna, separata dal marito dalla scorsa estate, è madre di due figli. Secondo chi conosceva la coppia Marraro, titolare di un autolavaggio, non accettava la fine del matrimonio. Anche su Fb l'uomo sembrava poco sereno. Proprio sul social network, insieme a foto con Loredana risalenti al 2012, si leggono parole che oggi, alla luce dei fatti, appaiono come un inquietante presagio. "La vendetta è un piatto freddo, scriveva nella bio, più freddo è, e più si gusta". Nella bio, l'uomo si definiva, già prima del delitto ‘vedovo'.