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Fedez contro il Pd: “Chiedere la mia testa a Sky per idee politiche è fascismo”

Continua la polemica tra il Pd e Fedez: due deputati chiedono a Sky di prendere posizione sul cantante, autore dell’inno del M5S e giudice di X Factor. Lui risponde su Facebook dicendo di non aver fatto propaganda e pubblicando una foto di Mussolini e Hitler.
A cura di Susanna Picone
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Non si spegne la polemica tra alcuni esponenti del Partito Democratico e il rapper Fedez, che ha scritto l’inno ufficiale del Movimento 5 Stelle. Dopo le accuse di vilipendio al Capo dello Stato di Stefano Pedica, il rapper e volto del programma di Sky X Factor ha risposto ad altri due deputati del Pd, Federico Gelli ed Ernesto Magorno. I due esponenti del Pd hanno invitato Sky, che appunto ospita il programma che ha Fedez tra i protagonisti, a valutare la presa di posizione politica del rapper e a considerare il suo ruolo all’interno dello show. “Sarebbe interessante sapere come sia giudicata da Sky, che ha mostrato sempre grande equilibrio ed equidistanza nel rapporto con la politica, l’affiliazione pubblica di Fedez al Movimento 5 stelle, visto che il rapper è uno dei volti di punta dell’emittente satellitare come giudice di X Factor”, hanno dichiarato Gelli e Magorno. Secondo i parlamentari, “la decisione di Fedez di scendere in campo in politica, come autore dell’inno ufficiale della manifestazione di Beppe Grillo e del suo partito al Circo Massimo, può creare certamente uno scollamento con l’immagine sempre imparziale di Sky, che negli ultimi anni si è segnalata anche per l’organizzazione dei faccia a faccia elettorali e in occasioni come le primarie del Pd, dando spazio a tutti i candidati in corsa”.

La risposta di Fedez su Facebook

Il cantante, da parte sua, ha risposto sul suo profilo Facebook dove, oltre a spiegare di non partecipare a X Factor per fare propaganda, ha pubblicato una foto che ritrae Mussolini e Hitler. “Io non sono a X Factor per fare propaganda e mai l'ho fatta – così Fedez – ma da cittadino ho le mie idee politiche e non ho nessun motivo per tenerle nascoste. Il fatto che per averle espresse si chieda la mia testa ci riporta indietro di 60 anni alla censura e al fascismo”. Fedez ha anche chiarito di aver espresso un’opinione politica al di fuori del programma di Sky. Anche Beppe Grillo è intervenuto nella polemica continuando a difendere il rapper e definendo quanto accaduto un “fatto gravissimo”.

La controreplica dei deputati Pd

Non si è fatta attendere neppure la successiva risposta dei due deputati Pd Gelli e Magorno: “Invece di parlare a sproposito di fascismo, il rapper Fedez rispetti le istituzioni democratiche. Era proprio il regime fascista a dileggiare e ridicolizzare i capisaldi delle democrazie e le garanzie repubblicane”. “Evidentemente il giovane artista- continuano i due parlamentari- fa fatica a distinguere tra una spazio tv di carattere politico e una trasmissione di intrattenimento. Figuriamoci se qualcuno possa e, tantomeno, voglia chiedere la sua testa. Il linguaggio impiegato da Fedez lascia pensare che sia molto vicina la sua prossima candidatura con il Movimento 5 Stelle”.

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