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Federalismo: alla Camera verrà posta la fiducia

Il Ministro per i rapporti col Parlamento Elio Vito ha fatto sapere che il governo porrà alla Camera la questione di fiducia sul federalismo fiscale.
A cura di Alfonso Biondi
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Ministro per la Semplificazione

Questo federalismo s'ha da fare, costi quel costi. La Lega Nord vuole portarlo a casa, anche perché per il partito di Bossi il provvedimento rappresenta l'obiettivo principale di un'intera legislatura. Proprio per questo alla Camera il governo porrà la questione di fiducia sul decreto.

Il Ministro per i rapporti col Parlamento Elio Vito ha confermato l'intenzione dell'esecutivo e lo ha fatto durante la riunione dei capigruppo, riunione a cui hanno partecipato anche il leader del Carroccio Umberto Bossi (che spera sempre a un allargamento della maggioranza da parte di Berlusconi) e il Ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. Il governo potrebbe porre la questione di fiducia nel pomeriggio, mentre la votazione dovrebbe esserci domani attorno alle 20:00.

Sono iniziate da poco le prime comunicazione in aula sul decreto e, in questo momento, proprio il Ministro Calderoli sta parlando all'aula di Montecitorio. Nella parte iniziale della sua relazione, Calderoli ha tenuto a precisare come il provvedimento sul federalismo fiscale rappresenti un testo condiviso: "50 dei 70 commi -ha detto il Ministro- sono stati costruiti col contributo di tutti ". Sempre a tal proposito ha dichiarato anche che:

C'è stato un dialogo parlamentare ampio: dei 70 commi del provvedimento quelli incisi da proposte dei gruppi parlamentari, nella maggior parte dei casi dell'opposizione, sono 12 e di gran rilievo, e inoltre 22 proposte che sono state recepite erano identiche tra maggioranza e opposizione

Il Ministro per la semplificazione, tenuto conto delle denunce delle opposizioni riguardo le maggiori imposte che il federalismo avrebbe portato, ha invece dichiarato che il provvedimento non andrà in quel senso. Calderoli ha fatto l'esempio della cedolare secca sugli affitti con aliquote più basse (19% e 21%) rispetto a quella attuale relativa agli scaglioni Irpef.

Dure le reazioni dell'opposizione a questa ennesima questione di fiducia. Il Capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera Massimo Donadi ha così commentato la faccenda:

Questa ennesima fiducia è uno schiaffo al Parlamento. Ed è anche la dimostrazione lampante che il governo è sempre più debole e diviso. Hanno il terrore del voto in Aula perché sanno di non essere maggioranza, né in Parlamento né nel Paese

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