Fatture false per oltre 1 milione di euro, arrestati gli imprenditori Ricucci e Coppola

Questa mattina Guardia di finanza del comando provinciale di Roma ha arrestato gli imprenditori romani Stefano Ricucci e Mirko Coppola. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale della Capitale ha emesso un'ordinanza di custodia cautalare in carcere per i reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Le fatture false raggiungerebbero un importo complessivo superiore al milione di euro. In questo modo, secondo gli inquirenti, Ricucci riusciva a ottenere grossa liquidità finanziaria.

L'imprenditore originario dei Castelli romani era nato come immobiliarista. Era diventato famoso per avere tentato di scalare Banca Antonveneta e nel 2005 era arrivato a detenere il 10% di Rcs. Il suo obiettivo era puntare ai salotti buoni della finanza e dell'alta società italiana. Poi era cominciata la sua caduta, con il fallimento della sua società nel 2007. Dieci anni fa era stato arrestato e aveva scontato quasi tre mesi di carcere dentro Regina Coeli. Secondo i pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli sussistevano pericoli di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato circa alla collocazione delle sue quote del pacchetto azionario Rcs. Recentemente Ricucci aveva ripreso la sua attività di immobiliarista, puntando anche su Londra.

Secondo l'Adnkronos, ci sarebbero altri dieci indagati nell'inchiesta di oggi della procura di Roma. A eseguire l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Roma sono state le Fiamme Gialle.