Expo 2015: allentati i controlli antimafia per velocizzare i tempi
Sui cantieri di Expo 2015 si allentano i controlli antimafia previsti per impedire l'infiltrazioni di aziende controllate o legate alle organizzazioni criminali. Come spiega Repubblica, l’aggiornamento delle linee guida è stato deciso durante l'ultimo vertice del Comitato nazionale per l’ordine pubblico in vista del passaggio dai lavori infrastrutturali di base a quelli sui padiglioni e i servizi. Il livello di attenzione non sarà abbassato promettono da Expo 2015, ma le nuove indicazioni di fatto sono un'apertura delle maglie dei controlli che finora hanno bloccato oltre una trentina di imprese che avevano tentato di partecipare agli appalti perché ritenute in odore di mafia. Fra le novità, infatti, oltre ai maggiori poteri di coordinamento affidati al prefetto, anche un innalzamento del valore minimo degli appalti che farà scattare il meccanismo dell’informativa antimafia. Con le nuove regole si partirà da contratti che valgono non più 50mila euro, soglia che rimane per attività considerate a rischio, ma 100mila euro.
Il motivo dell'abbassamento dei parametri è che bisogna accelerare se si vuole che tutto sia pronto per l'inizio di expo 2015. Nonostante assicuri che non c'è più documentazione arretrata da smaltire, è lo stesso commissario Giuseppe Sala a spiegare i motivi: "Finora il numero di aziende era limitato e poteva essere gestito, d’ora in poi ci sarà una pletora di società". In sostanza con il passaggio alle opere minori e l'intervento dei Paesi stranieri con i loro padiglioni, saranno in tanti a voler partecipare quindi per poter andare avanti e non essere sommersi dalle pratiche i controlli devono allentarsi. "In termini di valore, il 94 per cento degli appalti futuri continuerà a essere controllato" assicura sempre Sala che però non convince i sindacati che ribattono: "Come ben sa il prefetto, una parte significativa delle aziende interdette sta al di sotto dei 100mila euro. Alzare la soglia farà abbassare i controlli".