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Evasione fiscale, blitz della Guardia di Finanza in Trentino

Le fiamme gialle hanno posto sotto controllo centinaia di esercizi commerciali in Trentino, dove sono state riscontrate diverse violazioni in merito all’emissione degli scontrini, alla regolarizzazione dei lavoratori e alle dichiarazioni dei redditi.
A cura di Daniela Caruso
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Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza ha portato avanti un nuovo blitz contro l'evasione fiscale. A entrare nel mirino delle fiamme gialle, stavolta, è il Trentino. Nella regione, infatti, sono stati effettuati 300 controlli sull'emissione di scontrini e ricevute fiscali, relativamente all'attività svolta da bar, hotel, negozi e ristoranti del capoluogo e nelle località di montagna più conosciute e visitate. In cinquanta casi posti sotto analisi, il 18% ha presentato irregolarità e violazioni. Per un ristoratore della Val di Fassa, la Guardia di Finanza ha disposto la chiusura del locale stesso, mentre il proprietario di un bar della Val di Fiemme è stato identificato come evasore totale, poiché dal 2009 non aveva presentato alcuna dichiarazione che attestasse i redditi maturati e gli immobili in possesso.

Posti sotto controllo anche i turisti, in particolare quelli in possesso di auto di lusso: in totale, sono stati individuati 100 automobilisti alla guida di auto costose e sportive, sui quali i militari hanno effettuato le dovute verifiche per appurarne la reale capacità contributiva. Sono stati ispezionati, inoltre, 130 esercizi pubblici, nei quali è stata controllata la posizione di 300 addetti ai lavori, tra i quali due lavoravano in nero, mentre dieci erano irregolari. Anche per quanto riguarda le emissioni di scontrini fiscali è stata fatta uguale operazione di controllo: due settimane fa, infatti, è stato rilevato il 17% di violazioni. ricerca condotta da “Tax research London” per il gruppo parlamentare S&D del Parlamento europeo, il nostro Paese è al primo posto in Europa per l'economia sommersa che in Italia ammonta a 418 miliardi all'anno, recando un danno allo Stato pari a 180 miliardi di euro.

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