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Eterologa, primo accordo tra le Regioni: gratuita per le donne in età fertile

Primo sì alle linee guida per disciplinare la fecondazione eterologa, che sarà gratuita o con ticket, prevista nei Livelli essenziali di assistenza, ma con dei paletti rispetto all’età delle donne riceventi. Donne che devono essere in età potenzialmente fertile.
A cura di Susanna Picone
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Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito il divieto previsto dalla legge 40, è stato licenziato oggi il documento tecnico per l'introduzione della fecondazione eterologa. Si tratta di un documento varato dal tavolo costituito da tecnici del settore e funzionari regionali, con l'accordo preliminare di tutte le Regioni. Ora all'esame degli assessori riuniti a Roma, il documento per l’introduzione dell’eterologa passerà poi alla Conferenza Stato-Regioni. Il documento prevede che la fecondazione eterologa sarà gratuita o con ticket, prevista cioè nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ma con dei paletti rispetto all'età delle donne riceventi. Queste dovranno infatti essere in età potenzialmente fertile: fino a 43 anni. Il bambino nato da eterologa potrà chiedere di conoscere l'identità del padre o della madre biologici una volta compiuti i 25 anni di età: a questo punto il donatore verrà ricontattato ma a lui spetta la decisione di rivelare la propria identità. Al di là di questo caso il documento licenziato oggi prevede l'anonimato del donatore: ciò significa che si potrà risalire a notizie relativi ad aspetti genetici del donatore solo per esigenze mediche del nato.

Il nato da eterologa avrà lo stesso colore di pelle della coppia ricevente

Sono previsti inoltre dei limiti d’età per i donatori che corrispondono a 20-35 anni per le donne e a 18-40 anni per gli uomini. Si prevede un limite massimo di 10 nati per ogni donatore e la coppia che ha già avuto un figlio da eterologa potrà chiedere, stando a questo documento, di avere altri figli con lo stesso metodo con lo stesso donatore. Il documento prevede inoltre che il nuovo nato avrà lo stesso colore di pelle della coppia ricevente e per quanto possibile si manterrà dunque lo stesso fenotipo della coppia ricevente in relazione al colore della pelle, dei capelli e anche rispetto al gruppo sanguigno.

Eterologa, per Lorenzin serve una legge

Il documento tecnico è in linea con i contenuti della delibera già approvata dalla Regione Toscana e che dà il via libera all'eterologa nei centri pubblici della Regione. Come nella delibera della Toscana, lo stesso documento prevede precisi test ed esami clinici per i donatori e l'istituzione di un Registro dei donatori. In riferimento all’incontro delle Regioni il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha detto che le Regioni “fanno bene a lavorare insieme per trovare una linea comune ma una legge è necessaria”. “Si vedranno e incontrerò il presidente Chiamparino”, ha precisato Lorenzin che ha però ribadito come il tema “va sanato”. Per il ministro una legge è “necessaria anche per l'inserimento dell'eterologa nei Lea e in materia di ticket”.

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