Zimbabwe: “Il fratello di Cecil è vivo, ucciso un secondo leone da un altro americano”
A differenza di Cecil, il leone simbolo dello Zimbabwe ucciso da un dentista Usa, il "fratello" Jericho è vivo è sta bene. Lo hanno confermato le autorità del Paese africano smentendo le voci di una sua possibile uccisione che si erano rincorse nelle scorse ore soprattutto attraverso il web. Lo Zimbabwe Park & Wildlife Management Authority, la locale autorità di controllo e gestione dei parchi del Paese, infatti ha assicurato che la notizia era del tutto infondata scusandosi formalmente con i visitatori per l'errore. Sul fatto che Jericho fosse morto in realtà in molti avevano già espresso più di qualche dubbio soprattutto dopo le dichiarazioni di un ricercatore del Hwange Lion Research project, Brent Stapelkamp, il quale aveva riferito di non aver mai perso il segnale gps del collare dell'animale.
Purtroppo però le stesse autorità hanno dovuto confermare che invece c'è un altro leone morto, anche in questo caso ucciso da un cacciatore statunitense giunto nel Paese per un safari. Proprio la morte del secondo leone aveva generato l'equivoco delle ore scorse su Jericho. Di questo secondo cacciatore Usa, a differenza del dentista del Minnesota, si sa molto poco, ma le autorità dello Zimbabwe hanno fatto sapere che è una persona ricercata dalla polizia per bracconaggio.
Buone notizie invece per la sorte dei figli di Cecil, un gruppo di sei piccoli, che si temeva potessero essere vittime di un altro leone maschio per assumere il controllo del branco. Proprio Jericho infatti li avrebbe accolti nel suo gruppo e li proteggerebbe come fossero suoi. Una circostanza non singolare visto che Jericho e Cecil pur non essendo propriamente fratelli si comportavano come tali avendo formato una sorta di coalizione al fine di marcare al meglio il loro territorio e tenere alla larga altri maschi.