Zimbabwe, 14 elefanti avvelenati col cianuro
Nuova barbarie in Zimbabwe. Almeno 14 elefanti sono stati uccisi con il cianuro nelle ultime settimane. Lo hanno confermato le autorità dei parchi nazionali, spiegando che in almeno 11 casi si sospetta l’ombra del bracconaggio, che è comune nei parchi nazionali dello Zimbabwe dove elefanti e rinoceronti sono gli obiettivi principali. La portavoce dei parchi Caroline Washaya ha detto che undici elefanti sono morti allo Hwange National Park, nella parte occidentale del Paese, e nella riserva Deka, adiacente al parco, e tre esemplari sono morti nel Matusadona National Park, nel nord. La portavoce ha aggiunto che le zanne di alcuni degli animali erano state tagliate, probabilmente dai bracconieri, e ha spiegato che per confermare l’avvelenamento da cianuro sono stati analizzati campioni di reni e fegato degli elefanti. Cinque degli elefanti sarebbero stati avvelenati dai bracconieri nel parco Hwange e altri sei sono stati trovati morti da ranger di pattuglia appena fuori dal parco.
La polizia ha arrestato cinque persone – La polizia nelle ultime ore ha arrestato cinque uomini sospettati di essere coinvolti nella morte degli animali. “L'attività di bracconaggio nella nostra provincia sta aumentando ogni giorno”, ha dichiarato Clement Munoriarwa, comandante della polizia della provincia del Mashonaland occidentale, alla tv di stato. Non è la prima volta che dal Paese africano arrivano notizie di simili barbarie: nel 2013 ben 300 elefanti sono morti nel Hwange National Park nella stessa modalità. Molti avvoltoi hanno avuto la stessa sorte dopo essersi nutriti delle carcasse degli animali avvelenati. L’ultima strage di elefanti arriva qualche mese dopo la vicenda del leone Cecil, considerato simbolo della riserva naturale di Hwange e dell’intero Zimbabwe. A uccidere il leone è stato un dentista-cacciatore americano.