Zika, allarme dagli USA: “Il virus si trasmette anche facendo sesso, ci sono 14 casi”
C’è un nuovo allarme su Zika. Le autorità sanitarie degli Stati Uniti stanno indagando su 14 nuovi potenziali casi di trasmissione del famigerato virus attraverso rapporti sessuali negli Stati Uniti. Finora la comunità scientifica internazionale aveva sempre considerato molto rara la trasmissione per via sessuale di Zika, con il principale canale di diffusione del virus rappresentato dalle punture di zanzara. Ma se ora effettivamente dovesse risultare che il virus si può trasmettere attraverso i rapporti carnali, la situazione di controllo e prevenzione del patogeno che sta facendo paura a tutto il mondo potrebbe essere destinata a cambiare. Sembra che alcuni dei casi sotto indagine riguardano donne in stato di gravidanza, ha spiegato il Centro per il controllo delle malattie americano.
L'allarme degli USA: due casi accertati
"In tutti i casi di cui abbiamo notizia, i viaggiatori erano maschi e hanno registrato i sintomi della malattia due settimane prima che i sintomi delle partner femminili si manifestassero. Questo suggerisce che la trasmissione sessuale possa essere un mezzo di trasmissione del virus Zika più probabile di quanto considerato in precedenza", fanno sapere dal Centers for Disease Control and Prevention. In realtà al momento solo due casi di infezione sarebbero stati confermati e le informazioni a disposizione sugli altri sono ancora preliminari. "Siamo rimasti sorpresi dal numero" afferma Anne Schuchat, il vice direttore dell’agenzia USA, in un'intervista al New York Times. "Se il numero sarà confermato, ce ne aspettiamo ancora di più".
Zika e microcefalia, colpiti 583 bambini brasiliani
Nel frattempo il ministero della Salute brasiliano ha fatto sapere che sono 583 i bambini brasiliani a cui dallo scorso ottobre è stata diagnosticata la microcefalia, malformazione congenita che potrebbe essere causata da Zika. Nello stato sudamericano ci sono già stati 120 decessi a causa di questa malformazione e le autorità stanno ancora indagando su altri 4.107 casi sospetti di microcefalia. Il Brasile è tra i Paesi più colpiti dal virus, definito "molto complicato, molto tenace, molto difficile" dalla direttrice dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Margaret Chan, al termine dell'incontro avuto ieri con la presidente brasiliana, Dilma Rousseff.