Guerra Ucraina, Zelensky sui massacri di civili: “Dopo Bucha e Kramatorsk non riesco più a piangere, odio la Russia”
Il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso parole durissime nei confronti della Russia dopo i l'attacco missilistico sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk. Nel bombardamento, che arriva dopo la scoperta degli orrori di Bucha, sono morti almeno 50 civili in attesa di salire sui treni per le evacuazioni. "Non riesco più a piangere dopo Kramatorsk e Bucha – ha detto il presidente ucraino rispondendo alle domande del quotidiano tedesco Bild. "Non puoi abituarti a questi scenari. Quando vedo i corpi dei bambini dilaniati, provo odio nei confronti della Russia e verso l'esercito del Cremlino. Vedo le immagini dei loro piccoli corpi senza gambe o senza braccia e provo un risentimento terribile.
Ha rivelato al quotidiano tedesco che davanti alle immagini strazianti dei massacri pensa spesso ai suoi figli. "Penso a momenti come la laurea o il matrimonio, istanti che tanti genitori non vedranno mai perché i loro figli sono stati uccisi. Quando ci penso mi arrabbio molto". Hanno fatto il giro del mondo in questi giorni le immagini del volto di Zelensky davanti ai corpi dei civili di Bucha. Quanto scoperto nella cittadina alle porte di Kiev ha suscitato l'indignazione dell'intero Occidente, tanto da spingere l'Unione Europea a formulare un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è recata di persona nella cittadina liberata dall'esercito russo ed è apparsa visibilmente scossa davanti ai cadaveri raccolti in sacchi neri nelle fosse comuni. "Qui l'umanità è andata in frantumi – ha riferito ai cronisti – abbiamo visto il volto peggiore dell'esercito russo. Dal canto nostro, lavoreremo insieme all'Ucraina per ricostruirla con investimenti e riforme. Questo formerà il percorso del Paese verso l'Ue. Sarà una questione di settimane, non di anni".