Zelensky: “Putin disprezza il popolo ucraino: potrebbe usare le armi nucleari”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a parlare della minaccia nucleare russa e lo ha fatto in un'intervista rilasciata alla CNN durante la quale ha messo in guardia tutti i paesi del mondo che dovrebbero essere preoccupati perché Putin disprezza il popolo ucraino: “Le armi chimiche? Potrebbero utilizzarle – ha spiegato il leader ucraino dal suo ufficio di Kiev dove ha accolto il giornalista statunitense Jake Tapper – per loro la vita delle persone è niente. Non sto dicendo che sarà così ma che potrebbe esserlo, per questo non dobbiamo avere paura ma dobbiamo essere pronti”. Zelensky ha poi sottolineato che si tratta di una minaccia che riguarda tutti i paesi del mondo e non solo l'Ucraina.
Nell'ampia intervista pubblicata venerdì il presidente ucraino ha parlato anche dell'affondamento della nave russa, delle perdite subite tra civili e militari ucraini e soprattuto del peso emotivo che questa guerra ha sul suo popolo, tra chi è rimasto e chi è stato costretto a lasciare la propria terra. “Siete diventati tutti eroi. Tutti gli uomini e le donne ucraini che hanno resistito e non si arrendono. E che vinceranno. Questo restituirà la pace all'Ucraina, ne sono sicuro”, le parole che Zelensky ha rivolto al suo popolo spiegando poi di aver deciso di rimanere in Ucraina e di non partire come invece gli era stato consigliato il primo giorno dell'invasione russa, lo scorso 24 febbraio. “Nessuno era sicuro che avremmo resistito. Tutti simpatizzavano – ha spiegato – molti mi consigliavano di fuggire dal Paese. Consigliavano di arrendersi davvero alla tirannia. Ma neanche loro ci conoscevano. E non sapevano quanto sono coraggiosi gli ucraini, quanto apprezziamo la libertà”.
Putin, se messo alle strette, potrebbe ricorrere alle armi nucleari
"Abbiamo già resistito 50 giorni. 50 giorni di invasione russa, anche se gli occupanti ci avevano dato un massimo di cinque", aveva detto nelle scorse ore Zelensky nel suo ultimo discorso alla nazione. "Cinquanta giorni della nostra difesa sono un risultato. Un risultato di milioni di ucraini – ha aggiunto – Durante i 50 giorni di questa guerra, l'Ucraina è diventata un simbolo di eroismo per tutto il mondo libero. Per coloro che hanno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Per coloro che non sono avvelenati dalla propaganda". La Russia, nonostante il ritiro di gran parte delle truppe dai territori adiacenti a Kiev, sta continuando a lanciare missili sulla periferia della capitale, soprattutto da crociera: secondo l'intelligenze statunitense Putin, se messo alle strette, potrebbe pensare di utilizzare armi nucleari tattiche in Ucraina ma il direttore della CIA Bill Burns ha confermato che non ci sono segnali al momento che possano far pensare a una scelta del genere.