Zelensky offre alla Russia uno scambio: Viktor Medvedchuk in cambio di tutti i prigionieri ucraini
"Ricordate come la Russia si è vantata di aver conquistato Kiev in 48 ore? Invece, l'Ucraina ha respinto il nemico per 48 giorni". Inizia così, con un appello all'orgoglio nazionale, il consueto discorso di Volodymyr Zelensky alla nazione: il leader ucraino ha affermato che l'intento del Cremlino era quello di concludere la guerra nel giro di una manciata di giorni, invece si registrano quotidianamente "schiere di occupanti che i nostri difensori mandano all'inferno". Secondo Zelensky "l'esercito russo ha raggiunto un livello di perdite irreparabili superiore a quello dell'Unione Sovietica in 10 anni di guerra in Afghanistan. Superiore a quello della Russia nelle due guerre in Cecenia. I morti russi saranno presto 20mila. E poi quanti? 30mila? 40mila?".
Dopo aver ricordato che a Bucha e in numerose altre città ucraine non vi sono state "messe in scena", bensì veri crimini di guerra commessi dai russi, Zelensky ha commentato l'arresto di Viktor Medvedchuk, l'uomo vicino a Putin che il Cremlino considerava tra i possibili candidati alla guida di un governo fantoccio a Kiev. "Si nascondeva da 48 giorni. E alla fine ha deciso di provare a scappare dal nostro paese. Penso che sia stato particolarmente cinico da parte sua usare il camuffamento militare. Ha cercato di travestirsi come un ‘soldato', un ‘patriota'. Ebbene, se Medvedchuk ha scelto per sé un'uniforme militare, dovrà rispettare le leggi di guerra". Quindi il leader ucraino è andato al dunque: "Offro alla Federazione Russa di scambiare questo suo ragazzo con i nostri ragazzi e le nostre ragazze che ora sono in prigionia russa". Il politico Viktor Medvedchuk in cambio di tutti i prigionieri di guerra ucraini detenuti da Mosca.
Zelensky ha quindi parlato del presunto utilizzo di sostanze chimiche da parte dei russi a Mariupol: a parlarne per la prima volta due giorni fa è stato il battaglione neonazista Azov. "Trattiamo con grande attenzione le segnalazioni sull'uso di una bomba con una sostanza velenosa contro i difensori della città". Tuttavia secondo il leader ucraino, "non è ancora possibile trarre conclusioni al cento per cento su che tipo di sostanza fosse. Ovviamente è impossibile condurre un'indagine completa e un'analisi nella città assediata, ma date le ripetute minacce di usare armi chimiche contro Mariupol e l'impiego di munizioni al fosforo in Ucraina, il mondo deve rispondere ora".