Zelensky in conferenza stampa ha detto di voler incontrare Putin: “Non ho il diritto di avere paura”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta tenendo una conferenza stampa per rispondere alle domande dei media esteri sulla situazione della guerra in Ucraina. "Dopo la vittoria – ha asserito all'inizio dell'incontro – parlerò con tutti voi, è una promessa". Zelensky ha mostrato sicurezza sulla futura vittoria dell'Ucraina sottolineando più volte nel corso della conferenza stampa il coraggio dei cittadini. In particolare il presidente ucraino si è soffermato sullo stato dei negoziati che ha definito la strada migliore per porre fine alla guerra. Si è inoltre dichiarato disponibile a un incontro con Vladimir Putin. Non una sorpresa delle ultime ore: fin dall'inizio del conflitto Zelensky ha proposto un incontro con il leader russo che però non è mai arrivato, o almeno mai fino ad ora. "Voglio ancora incontrare Vladimir Putin – ha detto – e voglio farlo dall'inizio di questa guerra. Sono sicuro che un faccia a faccia sia l'unico modo per ottenere risultati. Un incontro mediato di qualunque genere non produrrà mai gli effetti sperati. Questa guerra può essere fermata solo da chi l'ha iniziata".
Il leader di Kiev ha detto inoltre di non aver paura di eventuali attentati alla sua vita. "So dei tentativi di uccidermi da parte della Russia – ha spiegato – ma non sono spaventato. Lo sono i miei collaboratori e i miei familiari. Sono convinto che in questo momento non ho il diritto di avere paura perché la mia gente ha dimostrato di non temere nulla. Tutti i cittadini stanno lottando per la libertà e io devo loro un tentativo di risoluzione al tavolo delle trattative. Nessun leader vuole vedere morire la sua gente. Le strade per la risoluzione del conflitto sono due: una militare e una diplomatica. Il tavolo delle trattative è importante non solo per noi e per la mia gente, ma anche per i nostri partner stranieri". Qualunque ipotesi di un incontro tra Ucraina e Russia in primo luogo e poi tra Zelensky e Putin cadrebbe davanti al referendum russo per l'indipendenza nella regione di Kherson. Un referendum come quello svolto in Crimea nel 2014 nelle aree occupate sarebbe una brusca interruzione di qualunque tipo di trattativa tra i due Paesi secondo quanto confermato anche dal presidente ucraino durante la conferenza stampa.
"Se i russi dovessero tenere uno pseudo referendum per l'indipendenza nella regione di Kherson, allora l'Ucraina non parteciperà ad alcun tavolo dei negoziati. La popolazione che in questo momento si trova nei territori occupati non aiuterà di certo gli aggressori. Sappiamo che quei luoghi non sono pro-Ucraina ma sono parte dell'Ucraina. Uno pseudo referendum illiberale ostacolerebbe qualunque tentativo di risoluzione diplomatica.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Zelensky è anche tornato sulla questione dell'adesione alla Nato. "Quello dell'Alleanza è stato un chiaro errore – ha riferito -. La Nato ha sbagliato a non includere l'Ucraina tempo fa. Adesso vediamo gli effetti di quella indecisione. Nessuno si aspettava che il nostro Paese fosse così forte e resistesse così intensamente. I nostri partner europei e internazionali hanno chiaramente detto che non vi sarebbero state sanzioni contro Mosca se ci fossimo arresi in tre giorni".