Zelensky esulta: “Un altro passo dell’Ucraina verso l’Unione Europea”. Ma Macron lo gela
"Oggi abbiamo compiuto un altro passo, molto importante e non solo formale, nel nostro cammino verso l'Unione europea. L'Ucraina ha sottoposto la seconda parte delle risposte a un apposito questionario che deve essere compilato da ogni Paese che aspira a far parte dell'Ue. Di solito ci vogliono mesi. Ma noi abbiamo fatto tutto in poche settimane". Esulta nell'ultimo video condiviso sui suoi canali social Volodymyr Zelensky, in riferimento al documento "di centinaia di pagine" che è stato consegnato alla Commissione europea. Ieri è stata effettivamente una giornata importante per il suo Paese: la presidente Ursula von der Leyen, dopo aver parlato con il presidente ucraino, ha fatto sapere che "l'ingresso di Kiev nell'Ue verrà deciso entro giugno".
"Ho parlato sia con Charles Michel che con Ursula von der Leyen, li ho ringraziati per conto del popolo ucraino per il loro supporto – ha continuato nel videomessaggio Zelensky -, per la loro attenzione ai nostri bisogni specialmente in questo momento di guerra. Loro sono ben consapevoli che questo conflitto non riguarda solo la nostra libertà, ma anche quella di tutti gli europei. Ci aspettiamo di ricevere una risposta positiva entro giugno per quanto riguarda l'acquisizione dello status di candidato all'Ue per il nostro Paese".
Ma a spegnere gli entusiasmi è stato il presidente francese Emmanuel Macron, secondo il quale ci vorranno decenni prima che l'Ucraina venga accettata nell'Unione Europea. In un discorso al parlamento dell'UE a Strasburgo, ha invece suggerito, come riporta la BBC, che Kiev potrebbe entrare a far parte di una sorta di "comunità europea parallela" in attesa di una decisione, sottolineando la necessità di "trovare una forma politica in Europa per vincolare" nuovi Paesi e trovare "altre forme di solidarietà".
L'Ucraina ha avviato la procedura di richiesta di adesione all'Ue nel febbraio di quest'anno, quattro giorni dopo l'invasione della Russia. "Sappiamo tutti perfettamente che il processo per consentire al Paese di aderire richiederebbe davvero diversi anni, probabilmente diversi decenni", ha precisato Macron, aggiungendo: "Questa è la verità, a meno che non decidiamo di abbassare gli standard per l'adesione. E ripensare all'unità della nostra Europa". Normalmente ci vogliono anni prima che i paesi possano ottenere l'adesione all'UE, con i candidati che devono dimostrare di soddisfare molteplici criteri: dal rispetto della democrazia e dello stato di diritto all'avere un'economia sufficientemente solida.