Zelensky chiede un summit per la pace: “Ci siano anche Cina e India, ma no a negoziati con Putin”
"I negoziati di pace ci saranno sicuramente e speriamo che ci possa essere un vertice a cui parteciperanno quanti più partner possibili".
È questo l'appello lanciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi a Kiev, nel giorno in cui ricorre il primo anniversario dell'invasione russa del suo Paese.
Il presidente ucraino ha precisato che oggi "c'è più interesse a conseguire una pace come la vogliamo noi. Abbiamo dalla nostra parte la comunità internazionale. Noi abbiamo fatto la nostra parte, ma la Russia ha intrapreso solo azioni aggressive". Poi, ha chiamato a raccolta tutti i Paesi per l'eventuale summit per la pace, auspicando anche la partecipazione di Cina e India perché – ha indicato – la soluzione al conflitto deve essere a "livello globale".
Tuttavia, ha aggiunto "non accetto di negoziare con Putin, aggiungendo che il leader turco Erdogan "conosce il mio punto di vista. Ne abbiamo discusso prima della guerra. Gli ho detto di portare Putin al tavolo dei negoziati. ‘Possiamo farlo per favore? Dobbiamo evitare una guerra su vasta scala'. Ma (Erdogan, ndr) non è stato in grado di farlo. Ora pensa di esserlo? Ora non possiamo". "Non è lo stesso uomo. Non c'è nessuno con cui parlare lì", ha aggiunto il presidente ucraino.
A proposito di Cina, il presidente ucraino ha affermato che "Pechino ha iniziato a parlare dell'Ucraina e questo non è un brutto segno. Ma bisogna capire, dopo le parole, quali passi seguiranno. Nel piano da loro proposto c'è il rispetto dell'integrità territoriale, anche se non è citata esplicitamente l'Ucraina, e questo coincide con i nostri interessi. Così come le questioni della sicurezza e del rispetto del diritto internazionale. Dobbiamo lavorarci insieme alla Cina", ha aggiunto.
"Ho intenzione di incontrare Xi Jinping e credo che questo sarà vantaggioso per i nostri Paesi e per la sicurezza nel mondo", ha aggiunto.
Non solo. Sempre Zelensky ha sottolineato che il suo desiderio è che il piano di pace sia aperto al coinvolgimento dei più, anche di Amarica Latina e Africa. "Dobbiamo fare lavoro per coinvolgere più Paesi possibili affinché ci sia una pace duratura" e "fino a quando questo non succederà dovremo continuare a costruire consenso da parte della comunità internazionale", ha spiegato Zelensky. "141 Paesi hanno votato il nostro piano" ma "dobbiamo fare passi incontro ai Paesi africani, li abbiamo sottovalutati per anni ed è stato uno sbaglio, per questo abbiamo creato un programma per rafforzare la nostra presenza".
Il presidente ucraino ha anche affermato di essere convinto "che raggiungeremo la vittoria, che la vittoria alla fine sarà nostra e spero che questo possa succedere nel corso di quest'anno. Abbiamo tutte le condizioni affinché questo avvenga". Ma per fare questo, è necessario che non venga meno il sostegno degli alleati. Per questo, ha lanciato un appello affinché i Paesi che sostengono l'Ucraina "riducano i tempi necessari per la consegna di nuove armi".
Infine, si è rivolto direttamente alla Russia: "Rispettate il nostro diritto di vivere sulla nostra terra, lasciate il nostro territorio, smettetela di bombardarci".