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Guerra in Ucraina

Russia-Ucraina, Zelensky ‘chiama’ Putin: “Incontriamoci per la pace”, ma Mosca dice ‘no’: “Serve un accordo”

Con un messaggio su Facebook, il presidente ucraino chiede “colloqui di pace sinceri” e “senza indugio”, gelo del Cremlino “Prima un testo su cui discutere”
A cura di Biagio Chiariello
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Botta e risposta diplomatico tra Ucraina e Russia. Con un messaggio pubblicato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto "colloqui significativi di pace e sicurezza senza indugio" con Mosca. Ma la risposta del capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, è che prima della possibilità di un incontro Zelensky-Putin occorre definire il testo di un vero e proprio accordo.

Zelensky ‘chiama' Putin: "Dobbiamo incontrarci"

"Questa è l'unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi", ha dichiarato Zelensky, sottolineando l'importanza di dare vita a negoziati onesti per limitare i danni del conflitto. "Abbiamo sempre insistito sui negoziati" ha aggiunto il presidente ucraino, "abbiamo sempre proposto dialogo e soluzioni per la pace. Non solo durante i 23 giorni di invasione".

In precedenza, Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino e capo negoziatore ucraino, aveva affermato che un incontro tra Putin e Zelensky potrebbe essere organizzato dopo aver ultimato i lavori sul documento di transazione. Secondo lui, tale incontro sarebbe possibile nelle prossime due settimane.

La risposta della Russia: "Non ora, prima un testo su cui discutere"

Ma prima di ipotizzare un incontro tra i leader dei due Paesi c'è bisogno di concordare un testo di accordo, ha affermato Medinsky, citato dalla Tass. "Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi. Soltanto dopo – conclude Medinsky – si potrà discutere la possibilità di un vertice".

Il piano di aiuti del governo ucraino

Zelensky ha poi assicurato che non lascerà da sole le persone che sono state costrette a lasciare la propria casa a causa dell’invasione russa: "È il nostro obbligo per  tutti i cittadini ucraini, vogliamo che tutte famiglie abbiano mezzi di sostentamento". Quindi ha assicurato che lo Stato sta facendo tutto il possibile "per dare la possibilità a tutte le persone che ne hanno bisogno di ottenere un alloggio. Il governo inizierà a costruire nuovi palazzi al posto di quelli distrutti subito dopo la fine della Guerra". E ancora il presidente ucraino ha garantito un "rimborso spese alle famiglie che ospitano i profughi e i rifugiati. Il minimo sarà rimborsare le spese delle bollete che arriveranno durante questo periodo".

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