Zelensky apre ai colloqui di pace in Turchia: “Chiediamo solo l‘integrità territoriale dell’Ucraina”
“Oggi è il giorno in cui vedremo quanto siamo lontani dalla Federazione Russa”. Sono passate poche ore dall'annuncio dell'intervista che Volodymyr Zelensky ha rilasciato al giornale di opposizione Meduza e il presidente russo torna su questa decisione che ha già scatenato forti intimidazioni nei confronti della testata, nel consueto videomessaggio notturno diffuso via social “Quando i giornalisti si stavano preparando all’intervista sono cominciate le prime minacce per non rendere pubblica la conversazione – spiega – Hanno distrutto la libertà di stampa nel loro paese. Ma è la prova che stiamo facendo la cosa giusta”.
In quell'intervista Zelenskyha detto che l’Ucraina “sta attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità”, ma anche che “Non ci sediamo affatto a un tavolo se si parla di di smilitarizzazione e denazificazione. Per me sono cose assolutamente incomprensibili”. Nel suo videomessaggio, il presidente ucraino parla dei colloqui di pace che torneranno ad avere luogo questa settimana, ma di neutralità non parla. Per sedersi al tavolo, tuttavia, pone una sola questione: quella dell'integrità territoriale dell'Ucraina messa in discussione dall'avanzata russa, che allo stato attuale controlla circa il 10% del Paese: “Questa settimana ricominciano i negoziati, perché noi vogliamo la pace – spiega Zelensky -. C’è la possibilità di un nuovo faccia a faccia in Turchia ed è una cosa buona. Vedremo quali saranno i risultati. Le nostre priorità nelle negoziazioni sono chiare: integrità territoriale, pace e ricostruzione della vita normale nel Paese”.
Rimane tuttavia aperta la questione di un’ulteriore inasprimento delle sanzioni contro la Russia, che Zelensky chiede con forza e che “ rimarranno fino a che anche un solo carrarmato russo sarà sul nostro territorio”. E non manca un’ulteriore critica ai governi occidentali ignavi e paurosi di fronte alle minacce russe: “Oggi ho supportato le manifestazioni di pace in giro per il mondo a favore del popolo ucraino e ne sono grato. Continuerò ad appellarmi ai parlamenti di tutto il mondo ,perché non voglio che nessuno dimentichi Mariupol e tutte le città che i russi stanno distruggendo – si accalora Zelensky – E se non se lo ricordano i politici se lo ricorderanno i popoli. Noi siamo il bene che combatte il male”.