Zakia Seddiki, vedova di Luca Attanasio: “La sua morte non mi ha fermata, aiuto i bimbi in Africa”
"Il ricordo che ho di Luca e che porterò sempre con me è quello di un uomo generoso e di grandi valori". Sono le parole di Zakia Seddiki, vedova di Luca Attanasio, diplomatico italiano e ambasciatore in Congo ucciso il 22 febbraio del 2021 in un agguato nel villaggio di Kibumba, vicino Goma. A Fanpage.it ha raccontato com'era: "Luca aveva molte passioni, era un sognatore, un adulto con il cuore di un bambino. Sono marocchina e tra le nostre culture c'era un continuo scambio: mi diceva che voleva imparare l'Arabo e adorava l'arte africana. Ci siamo amati molto". Ha raccontato quali erano i loro progetti insieme e com'è cambiata la sua vita dopo la scomparsa del marito, con il quale ha tre figlie. "Era un padre affettuoso e premuroso, continuerò a crescere le nostre principesse come ci eravamo promessi, con onestà e attenzione verso il prossimo, trasmettendogli tutto quello che era il loro papà".
Il sogno di Luca e Zakia: aiutare i bambini e le ragazze madri
Per Zakia ogni volta parlare di Luca è come una ferita che si riapre: "Luca era una persona con pregi e difetti, voglio ricordarlo e raccontarlo alle persone, specialmente ai giovani, perché possano prendere esempio da lui e dalla sua vita". Luca Attanasio continua a vivere nel ricordo dei suoi cari, di tutte le persone che ha conosciuto durante i suoi viaggi, di chi gli voleva bene, dei colleghi e delle istituzioni, ma anche nei progetti umanitari della moglie. "Quando siamo arrivati in Congo nel 2017 ho visto i bambini di strada, una realtà che esiste in vari Paesi dell'Africa, ma che in Congo è particolarmente complessa e non ci si può voltare dall'altra parte. Ho proposto l'idea a mio marito e lui mi ha sostenuta entusiasta fin dal primo momento. Così è nata l'associazione umanitaria Mama Sofia, in sostegno dei bambini e delle donne, in particolare delle ragazze madri".
Zakia Seddiki ha ricevuto un'onorificenza a Roma
L'associazione Mama Sofia che opera in Africa ma non solo, recentemente ha fatto una donazione per sostenere le spese scolastiche dei bambini del Libano. Per questo il giornalista libanese Talal Khrais responsabile Esteri dell'associazione italo-araba Assadakah Onlus per l'informazione e la gestione dei rapporti culturali e politici, gli ha conferito un'onorificenza, alla presenza dell'ambasciatrice del Libano Mira Daher, del procuratore Generale dell'Ordine Mariano della Comunità Maronita presso la Santa Sede Majed Maroun e del presidente della Stampa Estera Esma Cakir. L'ambasciatore Luca Attanasio è stato ucciso a 43 anni mentre era insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all'autista Mustapha Milambo. "Dopo la tragedia non ho avuto dubbi: il progetto doveva andare avanti e oggi è dedicato a mio marito Luca, che ne è stato il primo sostenitore, per ricordare com'era: un uomo meraviglioso e un diplomatico che con il suo impegno e dedizione ha ben rappresentato l'Italia".