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Yuliana, 7 anni, sequestrata, violentata e strangolata a Bogotà

La piccola è stata uccisa dopo aver subito violenze e abusi: accusato un 38enne.
A cura di D. F.
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Yuliana Andrea Samboni, una bambina colombiana di appena sette anni, è stata rapita, abusata sessualmente e quindi strangolata: per l'orrendo delitto la polizia ha arrestato un uomo, che avrebbe caricato di forza la piccola nella sua automobile, scaraventando via con un calcio il cuginetto che voleva difenderla, per poi violentarla e ucciderla. In quei frangenti i genitori di Yuliana si trovavano in casa, in un appartamento in uno dei quartieri più poveri di Bogotà dove si erano trasferiti alcuni anni fa con l'intenzione di trovare un lavoro e garantire un futuro ai figli.

I genitori hanno immediatamente dato l'allarme alla polizia, che ha fatto scattare le ricerche in tutto il territorio. Il corpo della piccola, con evidenti segni di abusi sessuali e di strangolamento, è stato però ritrovato solo a notte fonda in un appartamento di lusso di una famiglia benestante della capitale colombiana. Il cadavere era cosparso di olio da cucina e per il delitto è stato posto formalmente sotto accusa Rafael Uribe Noguera, 38 anni, già noto alle forze dell'ordine.  L'uomo è stato scoperto dalla polizia mentre tentava di nascondersi all'interno di una vasca idromaggaggio dell'appartamento.

La polizia ha constatato che è lui il proprietario dell'auto nella quale è stata fatta salire la piccola Yuliana: Noguera è stato trasportato nel carcere di massima sicurezza La Picota ed è accusato di omicidio, sequestro di persona, violenza sessuale e tortura.

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