Xi Jinping arrivato a Mosca per incontrare Putin: “Pace in Ucraina? Deve rispettare sicurezza comune”
Comincia oggi, lunedì 20 marzo, la visita di Stato del presidente cinese Xi Jinping a Mosca e proseguirà fino a mercoledì. Un viaggio che è stato descritto da Pechino come "visita per la pace" per cercare di trovare un accordo utile alla chiusura del conflitto in Ucraina, oltre che per rafforzare ulteriormente l'amicizia tra Cina e Russia. L'incontro è previsto per oggi alle 14.30, mentre il leader di Pechino è atterrato a Mosca intorno alle 11.04.
Il presidente cinese sarà ospite di Vladimir Putin che per lui ha previsto un'accoglienza imperiale, proprio come dieci anni fa, quando Xi Jinping arrivava fresco di nomina in Russia per la prima volta. Questa è la prima visita al Cremlino di un leader internazionale dopo l'emissione da parte della Corte penale internazionale dell’Aja del mandato di arresto per Vladimir Putin.
Un incontro che, alla luce dei rapporti diplomatici esistenti, poteva avvenire solo tra Cina e Russia. Il presidente cinese, infatti, ha iniziato un dialogo telefonico con l'omologo russo dallo scoppio della guerra in Ucraina, L'unico faccia a faccia tra i due leader è avvenuto a Samarcanda, nel settembre del 2022.
"La comunità internazionale è chiaramente consapevole che nessun paese al mondo è superiore agli altri e che un modello di governo universale non esiste, così come un ordine mondiale dove la parola decisiva appartiene a un determinato paese" ha ribadito Xi Jinping in un articolo Rossiyskaya Gazeta, riportato dall'agenzia russa Tass.
Russia e Cina, continua il leader, sostengono "solo l'ordine mondiale basato sul diritto internazionali" con "multipolarismo e misure efficaci per la formazione di un nuovo tipo di relazioni internazionali". Per Xi Jinping, l'unica via d'uscita dalla crisi in Ucraina è un "percorso verso una pace duratura" che si basa sul dialogo e il compromesso che garantisca sicurezza comune in modo sostenibile.
"Riconosciamo che le soluzioni non sono facili. – ha continuato – Abbiamo un documento in 12 punti per la pace che rappresenta, per quanto possibile, l'unità delle opinioni della comunità mondiale, ma la soluzione al conflitto sarà possibile solo se tutte le parti seguiranno le linee guida del concetto di sicurezza collettiva".
La risposta di Putin sul Quotidiano del Popolo
In parallelo, Putin ha risposto all'articolo del leader cinese su Rossiyskaya Gazeta con una dichiarazione sul Quotidiano del Popolo, voce del Partito comunista cinese. Secondo il presidente russo, i due Paesi combattono "minacce comuni" e questo rende il loro rapporto "costantemente più forte". Il capo del Cremlino ha definito l'incontro a Mosca un "evento storico" utile a consolidare l'amicizia tra Cina e Russia, che è in questo momento "al suo apice storico". "In relazione agli eventi che si stanno verificando in Ucraina – ha continuato Vladimir Putin – accogliamo con favore la volontà della Cina di svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione della crisi".
Il leader russo ha poi nuovamente attaccato l'Occidente, accusandolo di aver provocato la crisi in Ucraina "gettando benzina sul fuoco" e di voler "mantenere il proprio dominio internazionale e mondiale". "La Nato sta cercando di espandere le proprie attività su scala globale – ha scritto Putin nel suo editoriale -. Alcune forze cercano di dividere lo spazio pan-eurasiatico in cricche esclusive e blocchi militari con l'obiettivo di contenere lo sviluppo dei nostri Paesi, ma non avranno successo".
Zelensky risponde su Telegram
"Il popolo ucraino si difende e quando la forza della Carta delle Nazioni Unite e quella della giustizia saranno ripristinate sulla nostra terra, ci sarà la pace anche per molte altre parti del mondo". A scrivere è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha postato il messaggio su Telegram appena il presidente Xi Jinping è atterrato a Mosca per i colloqui con Putin.
Il portavoce del premier britannico
"Speriamo che il presidente Xi sfrutti quest'opportunità per fare pressioni sul presidente Putin affinché smetta di bombardare città, ospedali e scuole". Lo ha detto il portavoce del premier britannico Rishi Sunak commentando l'imminente incontro tra Xi Jinping e Vladimir Putin.