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Writer italiani arrestati in India, oggi l’udienza: rimarranno in custodia cautelare

I quattro cittadini italiani, Sacha Baldo, Paolo Capecci, Gianluca Cudini e Daniele Stranieri, arrestati per presunta violazione di domicilio in India sono stati rinviati in custodia cautelare. Lo riporta la stampa locale.
A cura di Ida Artiaco
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I quattro cittadini italiani arrestati per presunta violazione di domicilio in India sono stati rinviati in custodia cautelare.

È quanto riferiscono fonti di polizia citate dall'agenzia di stampa Press Trust of India, ripresa dall'agenzia Nova. Oggi si è infatti tenuta un'udienza – è la seconda dopo quella della convalida del fermo — per discutere dell’eventuale rilascio.

I quattro giovani – Sacha Baldo (29 anni di Monte San Vito), Paolo Capecci (27 anni di Grottammare, Ascoli Piceno), Gianluca Cudini (24 anni di Tortoreto, Teramo) e Daniele Stranieri (21 anni di Spoltore, Pescara), sono entrati in India lo scorso 24 settembre con il visto di un mese.

Sono stati fermati il 2 ottobre scorso ad Ahmedabad, nel Gujarat, per i graffiti dipinti su due vagoni della metropolitana locale nel deposito di Apparel Park.

I fatti risalirebbero al 30 settembre, giorno di particolare allerta per la sicurezza, poiché il primo ministro, Narendra Modi, si trovava in visita nella città.

Il fermo è stato effettuato dalla Squadra antiterrorismo (Ats) del Gujarat. Tra l'altro, una delle scritte sui vagoni, "Tas", aveva destato proprio il sospetto di un riferimento all'antiterrorismo. Pare, invece, che la sigla significasse "Tagliatelle al sugo". I quattro sono stati poi consegnati alla sezione penale della polizia di Ahmedabad.

Le ipotesi di reato sono danneggiamento di proprietà pubblica (per un valore di 50 mila rupie, circa 600 euro) e ingresso in un'area vietata al pubblico, con l'aggravante del concorso tra più persone.

La polizia di Mumbai era intervenuta perché stava indagando su altri casi di "writing", in particolare sul presunto coinvolgimento dei quattro in un episodio risalente al 26 settembre, la tentata incursione nel deposito della metropolitana di Charkop.

Intanto, la Farnesina ha reso noto che il consolato generale d'Italia a Mumbai sta seguendo con attenzione la vicenda, mantenendo uno stretto contatto con le autorità locali e con i familiari e prestando ai connazionali e alle loro famiglie ogni necessaria assistenza.

Per la stampa locale di Marche e Abruzzo, le regioni di origine dei quattro, che segue attentamente gli sviluppi, i giovani si trovano in una caserma e sono trattati bene. L'esito più favorevole potrebbe essere la liberazione, il pagamento di una multa e l'espulsione.

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