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“Wojtyla coprì preti pedofili”. Nuove accuse contro Giovanni Paolo II: le rivelazioni in un libro

L’inchiesta contenuta in un libro in uscita oggi e in un documentario per la tv polacca fa allungare una nuova ombra su Giovanni Paolo II: Wojtyla sarebbe stato a conoscenza dei casi di pedofilia nella diocesi di Cracovia ben prima di diventare papa.
A cura di Biagio Chiariello
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Quando Karol Wojtyla era vescovo e cardinale di Cracovia, e dunque prima di essere eletto papa, sarebbe stato a conoscenza dei casi di pedofilia nella Chiesa polacca. Non è la prima volta che Giovanni Paolo II viene accusato di aver coperto i casi di abusi avvenuti all'interno delle parrocchie polacche.

Ad affermarlo stavolta è il libro ‘Maxima culpa. Giovanni Paolo II ha saputo', scritto da un corrispondente olandese in Polonia Ekke Overbeek che esce oggi, 8 marzo, a Varsavia presso la casa editrice Agora. Una anticipazione del libro è stata pubblicata da un inserto del quotidiano Gazeta Wyborcza. Accuse ribadite due giorni fa nell’inchiesta della televisione polacca TVN24 del giornalista investigativo Marcin Gutowski.

‘Giovanni Paolo II ha saputo'

Wojtyla sapeva quindi dei casi di pedofilia da parte dei preti della sua diocesi, e ha reagito, secondo Overbeek in conformità al Codice canonico allora in vigore, ma ha ugualmente coperto i casi preoccupandosi soprattutto affinché non arrivassero alla conoscenza del potere comunista di quei tempi.

L’accusa al futuro Papa è anche di non aver offerto alle vittime la minima assistenza. Piuttosto si sarebbe preoccupato di trasferire i sacerdoti in altre diocesi, una delle quali addirittura in Austria, proprio per assicurarsi che non scoppiasse uno scandalo coinvolgendo direttamente la Chiesa.

La testimonianza contro Wojtyla

Un testimone rimasto anonimo ha poi confermato a Gutowski di aver denunciato personalmente al cardinale Wojtyla gli atti di pedofilia che aveva subito da un sacerdote nel 1973: "Wojtyla voleva prima accertarsi che non si trattasse di un bluff. Mi ha chiesto di non segnalarlo da nessuna parte, ha detto che se ne sarebbe occupato lui", ha spiegato l’uomo. "Spero che questo reportage metta fine alla discussione. Non si potrà più dire che Karol Wojtyla non sapesse, e molto prima di diventare papa", ha detto il giornalista.

Nel libro sarebbero citati anche documenti dell'ex polizia segreta durante il periodo comunista che attesterebbero queste accuse. La diocesi di Cracovia non ha confermato, rifiutando l'accesso ai propri archivi diocesani.

Va detto che la Chiesa polacca ha sempre negato i propri documenti alla magistratura polacca o alla commissione d'inchiesta pubblica che sta indagando su casi di abusi.

L'ombra sul papa

"La Polonia deve troppo a Wojtyla e non si può ridurre il suo pontificato solo alla questione della pedofilia. Non credo che coprisse in modo consapevole questi crimini" ha comunque dichiarato Adam Michnik, caporedattore di Gazeta Wyborcza, parlando del libro che secondo gli esperti rischia di condizionare tantissimo il culto di Giovanni Paolo II, diventato santo nel 2014.

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