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Wish bloccato in Francia, in vendita sull’app prodotti pericolosi e non a norma

Wish non sarà più presente nelle ricerche dei consumatori francesi. La celebre piattaforma di e-commerce che vende prodotti provenienti perlopiù dalla Cina è stata oggetto di shadowban in Francia dopo che il governo ha giudicato pericolosi e non a norma molti dei prodotti venduti.
A cura di Chiara Ammendola
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L'app "Wish"
L'app "Wish"

Prodotti pericolosi e non a norma secondo quelle che sono le direttive europee, per questo la Francia ha deciso di mettere sotto indagine "Wish", la celebre app nota in tutto il mondo per essere una delle piattaforme di e-commerce dove trovare di tutto, dall'abbigliamento ai prodotti di profumeria, passando per oggettistica e scarpe. Si tratta di prodotti commercializzati principalmente in Cina che vengono spediti direttamente dal venditore al cliente che li acquista tramite app o sito web. Purtroppo però secondo il governo francese molti dei prodotti venduti non sono conformi alle normative europee, per questo il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire insieme a quello per le Piccole e medie imprese Alain Griset e al Segretario di Stato per la transizione digitale e delle comunicazioni elettroniche Cédric O ha ordinato ai motori di ricerca e agli app store di "deferenziare" Wish, ovvero fare in modo che i potenziali clienti non vengano più indirizzati al sito Wish durante la ricerca dei prodotti.

Si tratta di una decisione che giunge dopo che lo scorso anno, l'agenzia statale francese che vigila sui diritti dei consumatori e sulle frodi ha iniziato a indagare su Wish in seguito ad alcune segnalazioni. In particolare grazie a due indagini distinte sarebbero emerse diverse irregolarità della merce proposta sulla piattaforma Wish che riguardano "un gran numero di prodotti non conformi e pericolosi", come giocattoli (il 95% non è a norma, di cui il 45% è pericoloso), elettrodomestici (95% non conformi, 90% pericolosi) e bigiotteria (62% pericolosi). Nonostante le segnalazioni però, che possono essere fatte dal cliente stesso ma che sono state inviate anche dall'amministrazione francese lo scorso luglio, la società non avrebbe ritirato i propri prodotti né avrebbe cambiato le informazioni date al cliente sulla pericolosità della merce venduta. "Nella maggior parte dei casi, quei prodotti rimangono disponibili con un nome diverso, e talvolta anche dallo stesso venditore. La società non tiene alcun registro sulle transazioni relative a prodotti non conformi e pericolosi", si legge nella nota firmata dal ministero dell'Economia francese.

Qualora la posizione della società non dovesse mutare nelle prossime settimane, il governo francese potrebbe decidere di bannare definitivamente il sito di e-commerce che finora è stato solo oggetto di shadowban, ovvero il sito web sarà ancora disponibile e l'app funzionerà ancora a chi la ha già scaricata sul telefono, ma non comparirà nei risultati di ricerca di Google, dell'App Store e del Play Store. Dal canto suo Wish ha risposto alle accuse annunciando un ricorso contro le misure adottate dal governo francese giudicate "sproporzionate". "Wish dispone di una serie di meccanismi proattivi e reattivi progettati per prevenire, rilevare e rimuovere gli annunci che violano le leggi o gli standard di sicurezza locali – si legge nella note dell'azienda – tra questi c'è un robusto meccanismo interno per la notifica e la di rimozione dei prodotti, nonché un protocollo che punisce i commercianti recidivi. In qualità di firmatari volontari dell'impegno sulla sicurezza dei prodotti dell'UE, reagiamo entro due giorni lavorativi agli avvisi del governo per rimuovere gli annunci che offrono prodotti non sicuri in vendita nell'UE, il che va ben oltre gli attuali requisiti legali".

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