Al momento non lo sappiamo ancora, ma molto probabilmente questa giornata, domenica 28 novembre 2010, sarà ricordata, per dirla con le parole del nostro Ministro degli Esteri Franco Frattini, come l'11 settembre della diplomazia mondiale. Già, perchè qualche ora fa sono stati svelati i contenuti dei 251.287 "cablogrammi diplomatici" inviati al Dipartimento di Stato a Washington dalle ambasciate di ogni parte del mondo, nonchè delle oltre 8,000 notifiche inviate come risposta alle sedi diplomatiche.
Come vi avevamo raccontato qualche giorno fa si tratta dell'ultimo "scoop" di Wikileaks, una organizzazione che attraverso un portale web diffonde documenti di assoluto rilievo, spessocoperti da segreto e ottenuti da fonti coperte da anonimato. Negli ultimi mesi l’attività del gruppo era ripresa con maggior vigore, grazie anche all’aiuto di Bradley Manning, ex analista dell’esercito oggi in carcere proprio per la sua collaborazione ed in molti ritengono che vi sia proprio lui alla base di queste clamorose rivelazioni che destabilizzeranno certamente il mondo diplomatico ed i rapporti fra i vari Stati Nazionali coinvolti. Infatti, nel lunghissimo elenco figurano dichiarazioni, rapporti, confidenze private, giudizi, attività investigative e tanto altro che riguarda i personaggi più influenti del panorama internazionale e, come testimoniano i primi esempi pubblicati da El Pais, dal New York Times e da altri importanti quotidiani, destinati a cambiare probabilmente per sempre il corso della diplomazia mondiale. Nei prossimi minuti proveremo a fornirvi maggiori dettagli, con aggiornamenti in tempo reale man mano che vengono alla luce le nuove rivelazioni.
Wikileaks – Berlusconi: il giudizio degli USA
Una parte dei documenti resi noti da Wikileaks e pubblicati nello specifico da El Pais, riguarda il giudizio delle Ambasciate e di alti diplomatici statunitensi nei confronti del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Berlusconi sembra sempre di più il portavoce di Putin in Europa. con il quale ha un rapporto strettissimo" con "contratti energetici lucrativi" e "misteriosi intermediari italiani che parlano russo". Questo ad esempio il giudizio degli statunitensi sul rapporto fra Putin ed il Cavaliere, mentre enorme resta l'interesse per la sua vita privata, con approfonditi resoconti su "le feste selvagge", con un giudizio tranchant da parte dell'incaricata d'affari Eli Dibble che lo definisce "Incapace, vanitoso e inefficace come leader europeo moderno" le cui "frequenti lunghe nottate e l'inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza".
Wikileaks – Italia
Non si parla solo di Silvio Berlusconi e dei suoi rapporti tanto politici (Putin e Gheddafi) quanto personali (escort e festini), ma ampio spazio trovano le considerazioni circa il ruolo italiano nella politica internazionale. In particolare spiccano per rilevanza i colloqui del nostro Ministro degli Esteri Franco Frattini con alti funzionari statunitensi come il segretario alla Difesa Robert Gates ed il generale Jones. In questi il titolare della Farnesina esprime spesso il suo apprezzamento della condotta USA in Afghanistan e nei confronti dell'Iran (più volte si sottolinea come si debba convenire ad una strategia comune con la Russia di Putin), Stato quest'ultimo sempre al centro degli "avvertimenti" dei diplomatici statunitensi. In uno dei cabli poi, si scopre un Frattini piuttosto infastidito dal doppio binario della politica estera turca del premier Erdogan, il quale rimane comunque un interlocutore fondamentale. Anche uno dei più autorevoli rappresentanti del Partito Democratico, Piero Fassino, è citato da un gruppo di note dell'amasciata, nelle quali si sottolinea come il "PD appoggi l'aumento degli aiuti militari " anche se in inseriti nel contesto di un rafforzamento delle istituzioni civili e dello sviluppo economico".
Wikileaks – Putin
Il Presidente russo è oggetto di dettagliati rapporti e di una serie di dossier dal contenuto strettamente confidenziali inviati dalle ambasciate al Dipartimento di Stato. In una nota ad esempio viene definito Alpha Dog, maschio dominante, mentre addirittura il suo delfino Medvedev sembra far la "parte di Robin rispetto a Putin – Batman".
Wikileaks – Gheddafi
Il leader libico Muhammar Gheddafi è spesso oggetto dei "pizzini" dei diplomatici statunitensi, anche in relazione ai rapporti commerciali con il Governo Italiano. Riguardo ad alcuni suoi lati personali, si afferma che il colonnello non si separi mai dalla sua voluttuosa infermiera bionda, oltre che essere un utilizzatore di botox ed "vero ipocondriaco, che fa filmare tutti i suoicontrolli medici per analizzarli dopo con i suoi dottori".
Wikileaks – IRAN ha missili per colpire Unione Europea
E' ovviamente lo stato guidato da Ahmadinejad al centro di un consistente "carteggio" fra le Ambasciate statunitensi ed il Dipartimento di Stato. Notevole è innanzitutto la conferma delle pressioni esercitate da numerosi stati arabi, Arabia Saudita su tutti (con l'intervento della famiglia reale), in funzione di un attacco contro l'Iran per bloccarne il programma nucleare. Del resto l'Iran viene descritto come una totale dittatura e la stessa Israele sembra aver fatto pressioni sugli Stati Uniti per ottenere una posizione di fermezza, avvertendo come la strategia dei negoziati non avrebbe funzionato. Estremamente preoccupante in tal senso appare anche la conferma delle potenzialità militare dell'Iran che avrebbe ottenuto sofisticati missili dalla Corea del Nord in grado di colpire l'Europa occidentale.
L'apprensione del governo americano circa le capacità missilistiche dell'Iran non sono state condivise, invece, dal governo di Pechino. Il 22 ottobre 2009, infatti, Ni Ruchi, il vice direttore della divisione Iran presso il ministero cinese degli Affari Esteri, avrebbe affermato che la tecnologia iraniana non era così avanzata come "qualcuno potrebbe credere". Anzi: "il livello globale di sviluppo industriale" non avrebbe fatto pensare alla possibilità di costruire un'arma nucleare.
Wikileaks – Cina
Il più popoloso stato del mondo è chiamato in causa da migliaia di file svelati ai media da Wikileaks. Particolarmente significativo appare tra le altre cose il tentativo di manomettere i sistemi informatici di Google e dello stesso Governo americano portato avanti da esperti hackers per ordine di alti funzionari cinesi. In tutto sembra siano circa 270 le sedi diplomatiche coinvolte, anche se il grosso dei documenti è ancora in corso di pubblicazione sul sito di Wikileaks e su altri portali di colossi dell'informazione come il New York Times, il Guardan, El Pais, Ser Spiegel e Le Monde.
Wikileaks – Zapatero
Anche il premier spagnolo Josè Luis Zapatero è finito più volte sotto la lente d'ingrandimento dei diplomatici ed incaricati d'affari statunitensi. Secondo quanto riportato al Pentagono da alti funzionari dell'ambasciata di Madrid, infatti, uno dei punti cruciali della situazione europea è stato proprio rappresentato dalla vittoria elettorale socialista, frutto più che altro della "cattiva gestione" da parte dei politici conservatori dell'onda emotiva suscitata dagli attacchi terroristici a Madrid. Anche perchè il leader socialista agli occhi degli osservatori statunitensi non rappresenta nient'altro che una espressione della sinistra "antiquata e romantica", ancora non pronta alla guida della penisola iberica.
Wikileaks – Sarkozy
La Francia ha reagito, finalmente, agli scottanti documenti diffusi da Wikileaks. Anche dai leader francesi sono state confermate parole di condanna, definendo questo "un attacco alla sovranità di Stato". Baroin, portavoce del Governo, ha comunque tenuto a ribadire che tali documenti non intaccheranno in alcun modo i rapporti con gli Stati Uniti, parole queste che fanno da eco al contenuto della documentazione. Sarkozy, infatti, in alcuni telegrammi dell'ambasciata americana a Parigi, è stato definito "il presidente più filo-americano dalla Seconda guerra mondiale", definizione spiegata subito dopo: " L'ambasciata Usa ha seguito, non senza un certo fascino, l'ascesa politica di Nicolas Sarkozy; come Sarkozy e i suoi consiglieri criticavano la politica di Jacques Chirac davanti agli americani; come Sarkozy è andato a Washington ‘a esprimere la sua ammirazione a George Bush' contro il parere dell'allora presidente francese; come gli americani hanno accolto, con evidente entusiasmo, nonostante fosse ‘un noviziò in politica estera, l'elezione del ‘presidente più filoamericano dalla Seconda guerra mondiale". Fascino, interesse e attenzione che gli Usa hanno ridimensionato negli ultimi anni, in quanto con il tempo Sarkò pare sia diventato "un re nudo, suscettibile e autoritario". Baroin non spende una parola in difesa del suo presidente, come non spende una parola per spiegare la vendita di aerei da combattimento al Bahrein, aerei definiti ambiguamente "tecnologia di ieri".
Wikileaks – Turchia
La diplomazia Usa ha definito la leadership turca "inaffidabile, divisa e permeata da islamici", mentre il premier Tayyip Erdogan "testardo, maniaco del lavoro e perfezionista ma non un tiranno" circondato da "un ferreo gruppo di consulenti leccapiedi ed insolenti, che capiscono poco di politica oltre agli affari nazionali". Sempre secondo i documenti, resi noti al mondo da Wikileaks, personaggio eccezionalmente pericoloso è il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu, che vorrebbe imporre un'influenza politica tale da ricordare quella esercitata dall'Impero Ottomano. Il Dipartimento di Stato, inoltre, ha ricevuto costanti informazioni riguardo gli affari interni turchi, per non parlare di quelli di Erdogan e dei suoi familiari. Secondo le ultime indiscrezioni, il premier turco avrebbe aperto in Svizzera ben otto conti bancari.
Wikileaks – Afghanistan
Hamid Karzai è "ispirato dalla paranoia": così i diplomatici americani sul Presidente della Repubblica Islamica dell'Afghanistan. Ahmed Wali Karzai, il fratello, va tenuto sotto controllo perché è personaggio corrotto e persino trafficante di stupefacenti. La paranoia di Karzai ed il comportamento criminale del fratello costituirebbero già di loro elementi sufficienti a destare la preoccupazione di chi desidera un Afghanistan pacificato. Ebbene, altri documenti di Wikileaks descrivono una situazione ancora peggiore. Hamid Karzai, infatti, avrebbe aiutato lui stesso i trafficanti di droga ad eludere la giustizia afghana. Elementi importanti della polizia, intanto, si impegnavano attivante nel traffico di stupefacenti. Queste ed altre le rivelazioni di Wikileaks sull'Afghanistan ed il suo presidente.
Wikileaks: come leggere i documenti
Non è sempre facile districarsi nella selva di giudizi, consigli, pareri e comunicazioni di servizio delle centinaia di migliaia di file messi a disposizione dall'organizzazione di Julian Assange. Tuttavia è possibile utilizzare sia una serie di strumenti di ricerca, predisposti da alcuni siti online, sia delle utilissime mappe interattive attraverso le quali cliccare sulle aree e sulle ambasciate delle quali si desidera avere informazioni. Per un dettaglio completo basta cliccare qui: Wikileaks, come cercare e leggere i documenti.
Wikileaks: l'omicidio Finucane in Irlanda
Tra i documenti che vengono divulgati dopo l'arresto di Assange, ve ne è uno che porta l'Europa a discutere di uno dei momenti più critici della propria storia: la guerra civile in Irlanda. L'uccisione di Pat Finucane, l'avvocato irlandese impegnato nella difesa dei diritti umani della popolazione locale, venne ucciso nel 1989 davanti alla propria famiglia dai lealisti. I sospetti riguardanti la responsabilità dei servizi segreti inglesi vengono rafforzati da questi documenti riguardanti l'omicidio Finucane.
Wikileaks sulle torture in India
Tra il 2002 ed il 2004 in India sarebbero stati picchiati 171 prigionieri, mentre altri 681 sarebbero stati torturati in “in sei modi diversi, tra cui con l’elettricità, violenze sessuali e altri crudeli sofferenze fisiche. Gli abusi di solito avvengono alla presenza di ufficiali”: questo è il resoconto della Croce Rossa Internazionale che prima della divulgazione di questi estratti da parte di WikiLeaks, doveva rimanere segreto, ad uso esclusivo di chi aveva commissionato la ricerca. Dallo studio della Croce Rossa, inoltre, è escluso il carcere entro cui non sono potuti entrare gli operatori della Croce Rossa e in cui si sospetta un numero crescente di sevizie e di tipologie di tortura: il Cargo Building. Le torture perpetrare dal governo indiano contro i musulmani del Kashmir avrebbero preso di mira soprattutto i civili. Per maggiori informazioni sull'argomento invitiamo alla lettura di quanto intercettato da WikiLeaks sulle torture in India.
Wikileaks sul caso Calipari
L'organizzazione fondata da Assange torna a rivolgere i riflettori sull'Italia. L'omicidio di Calipari, avvenuto in Iraq il 4 marzo 2005 nel contesto del salvataggio della giornalista Giuliana Sgrena, avrebbe costituito per i rapporti Italia-Usa un motivo di scontro tale da aver indotto il governo del nostro paese a scoraggiare fortemente l'apertura di nuove inchieste. A parlare nei cablogrammi intercettati da WikiLeaks è l'ambasciatore americano Mel Sembler, secondo il quale il rapporto italiano sarebbe stato costruito "specificatamente per scoraggiare altre indagini della magistratura". L'assenza delle prove sulla volontarietà dell'omicidio Calipari sarebbe stata incoraggiata, dunque, dall'Italia. Uleriori dettagli nel nostro approfondimento sui documenti WikiLeaks circa il caso Calipari.
Wikileaks e mafia
In Italia i politici non si impegnerebbero abbastanza nella lotta contro la mafia. A rivelarlo sarebbe il console americano J. Patrick Truhn di stanza a Napoli. Nel cablogramma diffuso da WikiLeaks, il diplomatico fa riferimento anche al Ponte sullo Stretto di Messina – "servirà a poco" e potrebbe arricchire la criminalità organizzata – e a Roberto Saviano, interpellato dagli stessi americani e che vorrebbero venisse maggiormente valorizzato dall'Italia. Non mancano, infine, alcuni riferimenti alla Chiesa. Per saperne di più, si leggano le rivelazioni di WikiLeaks sulla mafia in Italia.