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Wikileaks: presto online i documenti che fanno tremare il Pentagono

Grande attesa per le nuove scottanti pubblicazioni di documenti riservati da parte del noto portale di informazione; il Pentagono avverte: a rischio la sicurezza nazionale.
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Wikileaks

Grande preoccupazione ai vertici del Pentagono ed alla Casa Bianca per l'imminente pubblicazione di nuovi scottanti documenti riservati da parte di WikiLeaks. Come molti di voi sapranno, si tratta di una organizzazione che attraverso un portale web diffonde documenti di assoluto rilievo, spesso coperti da segreto e ottenuti da fonti coperte da anonimato. Come recita il loro sito "Wikileaks vuole essere una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata: Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica, di una più forte democrazia".

Già in passato Wikileaks era riuscita a bucare i sistemi di protezione di Pentagono e CIA, rivelando ad esempio la gestione del campo di Guantánamo, l'uccisione di civili e l'occultamento dei cadaveri in Iraq e finanche l'esistenza di un'unità segreta americana dedita a fermare o uccidere talebani, anche senza un regolare processo. Negli ultimi mesi l'attività del gruppo è ripresa con maggior vigore, grazie anche all'aiuto di Bradley Manning, ex analista dell’esercito oggi in carcere proprio per la sua collaborazione, fino all'ipotesi di questi giorni. Secondo fonti ben informate, infatti, almeno 250 mila documenti del Dipartimento di Stato saranno pubblicati nelle prossime ore ed il Pentagono ha già "provveduto ad informare alcuni governi stranieri, comunicando loro che potrebbero presto essere diffusi documenti riservati riguardo le loro relazioni col governo degli Stati Uniti" (fonte AFP).

Una serie di dossier dal contenuto scottante, quindi, che svelerebbero registrazioni top secret, colloqui tra ambasciatori stranieri e, come confermato da un alto funzionario del Pentagono alla NBC "molte cose imbarazzanti che vanno molto oltre Iraq e Afghanistan, e che potrebbero provocare tensioni nei rapporti che i nostri diplomatici intrattengono con i nostri amici nel mondo". Una matassa davvero intricata che in queste ore vede impegnati anche i vertici della Casa Bianca, con Barack Obama ed Hillary Clinton seriamente preoccupati per l'ennesima "improvvida" fuga di notizie.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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