Voto storico a Hong Kong: al via le prime elezioni dopo le proteste del 2014
Giornata storica ad Hong Kong. Domenica 4 settembre sono infatti state aperte le urne per l'elezione del nuovo consiglio legislativo della città, ex colonia britannica che dal 1997 è posta sotto il controllo della Cina. Il voto ha però una importanza capitale, dal momento che si tratta della prima consultazione dopo la protesta del famoso "Movimento degli Ombrelli" del 2014, a favore del suffragio universale e scoppiata per rivendicare una maggiore autonomia da Pechino.
Sono in tutto tre milioni e ottocentomila le persone chiamate alle urne per eleggere 35 dei 70 consiglieri del parlamento della città, che già gode di uno status di semi-autonomia dal potere centrale, mentre il resto è eletto tramite voto corporativo. Le liste tra cui scegliere sono 84. Il risultato del voto è tuttavia molto incerto. Il premier Cy Leung, considerato pro-Pechino, è il vero favorito per la vittoria finale, ma l'opposizione ha l'obiettivo di ottenere almeno un terzo delle preferenze per avere diritto di veto all'interno dell'assemblea.
Il fronte pro-democrazia, tuttavia, appare molto frammentato, tra chi chiede maggiori aperture democratiche e chi, invece, il ritorno all’indipendenza. Tra questi, ci sono anche i nuovi partiti politici emersi proprio dal Movimento degli Ombrelli. Un loro portavoce ha dichiarato: "Credo che dopo i fatti del 2014 ci sia stato un risveglio delle libertà civili. Oggi speriamo di avere un cambio e che gli elettori gridino il loro scontento all’indirizzo di Cy Leung". Non resta che aspettare il verdetto delle urne.