Volodymyr Zelensky a sorpresa a Bakhmut per incontrare le forze armate ucraine
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato nella giornata odierna a Bakhmut, località dell'est dell'Ucraina che nelle ultime settimane è stata al centro dei combattimenti tra Mosca e Kiev. La cittadina del Donbass è stata oggetto di violenti bombardamenti che hanno causato la distruzione di molte abitazioni, infrastrutture e strade. "Gli occupanti – ha sottolineato il presidente ucraino che si è presentato a sorpresa – hanno effettivamente distrutto questa città, l'hanno trasformata in rovine e cenere".
Prima della guerra, Bakhmut aveva circa 70.000 abitanti e oggi è quasi del tutto deserta: qui i russi stanno concentrando da almeno due mesi enormi energie per riuscire a conquistarla. Attualmente, però, la resistenza ucraina continua a resistere: nonostante la pressione esercitata da Mosca con il gruppo Wagner sui villaggi situati nei dintorni, i combattenti di Kiev non hanno mai indietreggiato. I costanti attacchi del Cremlino, però, hanno causato diverse perdite alle file ucraine mettendo in evidente difficoltà l'esercito.
Il presidente ucraino ha quindi scelto di affrontare uno dei suoi viaggi più rischiosi per incontrare e premiare i soldati. la visita non era stata annunciata ed è stata confermata dal suo portavoce solo dopo che era già avvenuta. Zelensky ha scelto di recarsi sul luogo più caldo del fronte per mostrare il suo sostegno alle forze armate che da settimane stanno affrontando con molta più fatica i combattimenti per evitare la conquista della città.
Zelensky aveva già lasciato Kiev per due viaggi estremamente simbolici: il primo per raggiungere Kherson in occasione del ritiro russo oltre il fiume Dnipro nel mese di novembre e il secondo per recarsi a Sloviansk, nel Donbass, a circa 40 chilometri da Bakhmut, oggi principale campo di battaglia della regione. "Sono sicuro che ci ritroveremo – aveva detto in quell'occasione ai militari – nel nostro Donetsk e Luhansk. Sono certo inoltre che potremo stringerci nuovamente la mano anche sul suolo della nostra Crimea".