Vogliamo pagare di più: ecco la proposta dei ricchi tedeschi e francesi
"Vorrei essere tassato un po' di più": una frase che con ogni probabilità i nostri lettori non avranno sentito pronunciare nemmeno per scherzo e men che mai nel periodo della manovra economica. Non si sa mai: in certi casi ci sono sempre geni della lampada pronti a realizzare il desiderio. Ed invece è accaduto in Germania e in Francia, dove i cosiddetti super-ricchi (ma ci sono anche ricchi più "super" di questi) hanno chiesto ai rispettivi governi di poter contribuire in maniera più incisiva alle casse pubbliche. Quando la ricchezza corrisponde alla nobiltà d'animo.
Certo, sappiamo che c'è chi fa beneficenza, che taluni si riuniscono in sale barocche per raccogliere somme esorbitanti. Ma che lo stesso si possa fare in favore dello stato, è ben più difficile da comprendere per noi che alle istituzioni non siamo abituati a fare complimenti. Protagonista di questa insolita offerta è un gruppo di tedeschi, evidentemente ricchi, che ha chiesto alla cancelliera Angela Merkel di poter pagare per due anni il 5% in più di tasse. Il fondatore del movimento, Dieter Lehmkuhl, ha dichiarato che "Nessuno di noi è ricco quanto Warren Buffet o Liliane Bettencourt. Siamo professionisti, avvocati, insegnanti. Abbiamo ereditato la nostra fortuna e non abbiamo bisogno di tutto questo denaro per vivere". Il movimento di Lehmkuhl si propone di aggregare chi ha redditi superiori ai 500.000 euro annui sotto lo slogan "Si può fare di più".
Slancio simile, anche se con carattere più personalistico, lo avevamo ritrovato altrove, quando il terzo uomo più ricco al mondo, l'americano Warren Buffet, aveva proposto la tassa sui super-ricchi. Liliane Bettencourt (nella foto), in Francia, ha accolto la proposta rilanciandola nel paese d'Oltralpe e trovando il consenso di altri 15 miliardari. Qui, tuttavia, la proposta è stata accolta con qualche critica, dal momento che alcuni hanno giudicato il contributo speciale del 3% per due anni troppo esiguo.