Vladimir Putin ha riconosciuto le repubbliche separatiste del Donbass: cosa significa
Aggiornamento: Al termine del suo discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato in diretta tv il documento in cui ha riconosciuto dell'indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass.
Il presidente russo Vladimir Putin vuole riconoscere l'indipendenza delle Repubbliche separatiste filo-russe di Donetsk e Luhansk, nella regione del Donbass nell'Ucraina orientale. Secondo i media russi, Putin avrebbe in mente di firmare un apposito decreto, forse già nelle prossime ore, e lo avrebbe anticipato in colloquio telefonico sia al presidente francese Emmanuel Macron, che al cancelliere tedesco Olaf Scholz. I quali si sono detti "delusi" dalla decisione.
La crisi tra Russia e Ucraina è "la minaccia più grave alla pace e alla stabilità europee dalla Seconda guerra mondiale" aveva detto Josep Borrell in conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Affari esteri. L'Alto rappresentante per gli Affari esteri dell'Unione europea aveva anche detto che Bruxelles sarebbe stata pronta "a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, se la situazione lo richiederà" e "a reagire nel caso in Putin dovesse riconoscere l'indipendenza di Donetsk e Luhansk". Borrell aveva quindi invitato il presidente russo a rispettare gli accordi di Minsk: "Chiediamo al presidente Putin di rispettare il diritto internazionale e gli accordi di Minsk e ci aspettiamo che non riconosca l'indipendenza Donetsk e Lugansk e siamo pronti a reagire con un forte fronte unito se prende questa decisione", aveva detto.
Anche le Nazioni Unite avevano avvertito il Cremlino di non procedere verso qualsiasi "decisione unilaterale" che avrebbe "minato l'integrità" dell'Ucraina. Si tratta quindi di un'azione che, di fatto, mette fine al processo di pace lanciato con gli accordi di Minsk, raggiunti nel 2014 per terminare il conflitto nell'Ucraina orientale. Mosca stessa nei giorni scorsi aveva denunciato Kiev di non rispettare gli accordi: in questo modo però sarebbe la Russia per prima a stracciarli.
L'annuncio potrebbe rappresentare una sorte di ultimatum alla Nato: o vengono seriamente prese in considerazione le richieste della Russia, oppure Putin è pronto a reagire con atti concreti. Come appunto il riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass. La scorsa settimana, Mosca aveva criticato duramente la risposta degli Stati Uniti a una serie di proposte fatte per la questione della sicurezza in Europa, affermando che se non ci fossero stati dei cambi di direzione il Cremlino sarebbe stato pronto a intraprendere azioni concrete.