Vladimir Putin dice che “neanche abbassare la leva ai ragazzi di 14 anni salverà l’Ucraina”
Se l'Ucraina abbasserà da 25 a 18 anni l'età della coscrizione commetterà un "crimine", ma anche se dovesse essere abbassata a 14 anni – ipotesi comunque assolutamente impossibile – "non cambierà la situazione sul campo di battaglia". Lo ha detto Vladimir Putin citato dalla Tass. "Penso che il prossimo crimine sarà abbassare l'età di mobilitazione a 18 anni", ha affermato il capo del Cremlino. Ma anche abbassandola a 14 anni "come nella Germania di Hitler, creando una ‘Gioventù hitleriana', non cambierà la situazione sul campo".
Le dichiarazioni di Putin, in particolare, fanno riferimento a un recente suggerimento a Kiev da parte della Casa Bianca. Parlando all'Associated Press a condizione di anonimato, poche settimane fa un alto funzionario USA ha dichiarato che l'amministrazione Biden – che resterà in carica fino al 20 gennaio – ha esplicitamente chiesto al governo ucraino di ridurre di sette anni (da 25 a 18) l’età per essere chiamati alle armi, e questo al fine di incrementare il numero di uomini in età da combattimento.
Per il funzionario americano un calcolo "puramente matematico" suggerisce che la superiorità numerica russa è attualmente schiacciante e di conseguenza è necessario un aumento dei soldati ucraini da poter mandare in prima linea. In questo momento, è la sua riflessione, l’Ucraina non mobilita né addestra abbastanza uomini per compensare le perdite e riuscire a tenere il passo con il crescente esercito di Mosca.
Sean Savett, portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, non a caso ha dichiarato che l’amministrazione Biden continuerà a inviare armamenti all’Ucraina, ma di ritenere che "la forza lavoro sia ora la necessità più vitale". "Siamo pronti ad aumentare la nostra capacità di addestramento, se l’Ucraina prenderà le misure appropriate per rafforzare i propri ranghi," ha aggiunto Savett.