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Guerra in Ucraina

Vladimir Putin dice che la Russia dispiegherà armi nucleari tattiche in Bielorussia

La Russia schiererà armi nucleari tattiche in Bielorussia. “Non viola il Trattato Start” ha sottolineato il leader del Cremlino Vladimir Putin. “Risponderemo al rifornimento di armi all’uranio impoverito da parte dell’Occidente”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il primo luglio sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia. Lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, citato da Ria Novosti. "Mosca e Minsk hanno convenuto che, senza violare il Trattato Start, avrebbero dispiegato lì le armi tattiche. La Russia ha già consegnato alla Bielorussia il sistema missilistico Iskander, in grado di trasportare armi nucleari e schiereremo lì anche 10 aerei per il trasporto".

Secondo quanto riferito dal leader del Cremlino, la Russia produrrà inoltre più di 1.600 carri armati entro un anno per superare così il numero di veicoli militari in dotazione agli ucraini "di oltre tre volte". "Risponderemo al rifornimento di munizioni all'uranio impoverito da parte dell'Occidente. Mosca ha molte di queste armi, ma non le ha ancora usate" ha sottolineato Putin, ripreso dai media russi. Le munizioni all'uranio impoverito, che restano estremamente nocive per l'uomo e la natura a causa della polvere radioattiva, sono secondo il Cremlino l'ultimo atto di una sfida "voluta dall'Occidente". "Il rifornimento di armi a Kiev – ha spiegato Vladimir Putin – è una minaccia per il nostro Paese e in questo modo non si fa altro che prolungare ulteriormente il conflitto armato. Sappiamo bene come rispondere a tutto questo".

Il Kyiv Independent ha definito le ultime dichiarazioni del presidente russo una "serie di minacce nucleari" non solo contro l'Ucraina, ma anche contro l'Occidente.

L'invito ai negoziati

Nel frattempo, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto nuovamente all'omologo russo di valutare i negoziati con Kiev il prima possibile per mettere fine alla guerra. Un'opzione che per ora però Mosca non avrebbe intenzione di percorrere: dopo i tentativi di Xi Jinping, arrivato in Russia dalla Cina, non molto altro si è mosso per favorire un accordo di pace. Il presidente ucraino Zelensky ha riferito di non aver ricevuto "ancora nessuna proposta concreta sui negoziati di pace" da Pechino.

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