video suggerito
video suggerito

Vivono per un mese col figlio morto dopo averlo curato con l’omeopatia: “Credevamo dormisse”

Il bambino di 7 anni è stato trovato morto nel gennaio del 2016 in un appartamento in Spagna. Secondo l’accusa, è morto in seguito a una crisi d’asma non curata. A processo i genitori, originari di Detroit: chiesta condanna di 3 anni e 3 mesi.
A cura di S. P.
954 CONDIVISIONI
Immagine

Nel gennaio del 2016 in una casa di Girona, in Spagna, la polizia ha trovato il corpo senza vita di un bambino di sette anni. Il cadavere era stato coperto da un lenzuolo e si trovava in una stanza in cui dormivano anche tutti gli altri componenti della sua famiglia, ovvero i genitori e i due fratelli maggiori del piccolo. Genitori che adesso sono a processo in Spagna con l’accusa di omicidio colposo aggravato dalla parentela. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, il figlio di Bruce Hopkins – di professione ingegnere – e della moglie Schrell, rispettivamente di 41 e 40 anni, sarebbe morto in seguito a una grave crisi d’asma che non è stata curata. Apparentemente, infatti, i genitori si affidavano prevalentemente all’omeopatia rifiutando la medicina tradizionale. La coppia, originaria di Detroit, si era trasferita in Spagna nel 2014 e, quando è stato scoperto il cadavere del figlio, da quasi un anno non pagava l’affitto al padrone di casa. Per questo motivo la polizia è intervenuta nell’appartamento compiendo la drammatica scoperta. Mamma, papà e fratelli avrebbero vissuto per circa un mese insieme al bambino morto.

Nel corso del processo la coppia si è difesa dalle accuse sostenendo di aver fornito al figlio le cure necessarie, alternando medicina tradizionale e omeopatica (per questo il loro avvocato ha chiesto l'assoluzione), e di non essersi resi conto del suo decesso fino all’arrivo nella casa degli agenti. Avrebbero insomma sostenuto di pensare che il bambino stesse dormendo. Da quanto emerso, comunque, in un anno e mezzo solo due volte avevano consultato un medico (a quanto pare non credevano nella medicina tradizionale perché la madre si era fatta visitare per curare un’allergia ma era peggiorata) e secondo la ricostruzione del pm, entrambi i genitori hanno imposto il loro approccio religioso, morale ed etico al bambino, mettendone così in pericolo la vita. Anche quando le sue crisi sono peggiorate i genitori non lo hanno portato in ospedale ma si sono "limitati a pregare". Per tutto questo per loro l’accusa ha chiesto tre anni e tre mesi di carcere.

954 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views