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Vittorio Arrigoni, l’addio di Gaza: Hamas annuncia una taglia sugli assassini

La salma di Vittorio Arrigoni è arrivata in Egitto e stasera è attesa a Il Cairo. Domani verrà predisposta la camera ardente presso l’ospedale italiano della città mentre Hamas sul suo sito ufficiale ha reso nota l’esistenza di una taglia sugli assassini.
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salma a gaza

Partito in mattinata dall'ospedale di Haifa, il feretro di Vittorio Arrigoni, ucciso poche ore dopo il suo rapimento, ha da poco oltrepassato il valico di Rafah per entrare in Egitto. Il corteo che ha condotto fino al valico la salma era scortato dalla polizia di Hamas e da alcuni torpedoni: moltissimi, inoltre, i palestinesi che hanno voluto rendere omaggio a "Vik" per l'ultima volta: l'hanno atteso fuori dall'ospedale gridando messaggi in suo onore, mostrando le foto dell'arrivo di Vittorio a Gaza nel 2008.

Da Rafah, adesso il feretro sta viaggiando verso Il Cairo, dove l'arrivo è previsto in serata. Proprio qui, presso l'ospedale italiano della capitale egiziana, domani verrà allestita una camera ardente. Secondo le dichiarazioni che un'amica dell'attivista di ISM ha rilasciato all'agenzia TMNews, Maria Elena D'Elia, sarà questo il viaggio del feretro di Vittorio Arrigoni: "Questa sera la salma sarà trasportata all'ospedale italiano del Cairo; poi, domani mattina, all'obitorio dell'aeroporto, dove dovrà rispettare le 24 ore di quarantena; mercoledì pomeriggio è in programma il volo Alitalia che la porterà a Fiumicino, dove sarà presa in consegna dalla procura, dato che c'è un'indagine aperta; giovedì, poi, ci sarà l'autopsia ma  i risultati difficilmente si potranno conoscere prima della prossima settimana, visto anche il fine settimana pasquale."

Intanto sul sito del "Ministero dell'Interno" di Hamas sono state diffuse foto segnaletiche dei presunti assassini di Vittorio Arrigoni: si tratta di 3 persone, 2 palestinesi ed un giordano. I due palestinesi farebbero parte di un gruppo ultraintegralista salafita, già in precedenza entrato in contrasto con Hamas, mentre il giordano sarebbe noto nell'ambiente del jihadismo internazionale come un infiltrato a Gaza. Sul sito sono presenti con i loro nomi di battaglia: "Bilal al-Omari", "Mohammad Salfiti" e "Abu Abdel Rahman al-Ordini". Per la loro cattura Hamas ha previsto una taglia dal valore ancora imprecisato. Secondo altre fonti, invece, l'assassino di Arrigoni sarebbe una delle due persone catturate da Hamas: i 2, almeno attualmente, sembrano aver  svolto un ruolo di supporto al rapimento.

Intanto la madre di Vittorio Arrigoni ha espresso la volontà di visitare la Striscia e i territori per cui il figlio ha dato la vita, così ha commentato questo desiderio: "Vittorio parlava molta di Gaza e ora non c’è più. Ho intenzione di visitare un giorno la Striscia di Gaza. Voglio vedere dove mio figlio ha vissuto e dove è morto, vedere ciò di cui parlava e per quale causa ha sacrificato la sua vita."

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