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Vittorio Arrigoni: la salma lascia Gaza attraverso l’Egitto

E’ partita dall’ospedale di Shifa la salma di Vittorio Arrigoni verso valico di Rafah. Qui sarà celebrato una cerimonia d’addio bilingue per Vittorio, successivamente la salma verrà tradotta in Egitto e da lì verso l’Italia.
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cerimonia funebre arrigoni

In queste ore la salma di Vittorio Arrigoni, ucciso dopo essere stato rapito venerdì scorso si appresta a lasciare Gaza, quella che lui considerava la sua "seconda casa".  Il corpo senza di vita di Vik partirà dall'ospedale di Shifa alle ore 12 (le 11 in Italia) e raggiungerà l'Italia passando attraverso  il valico palestinese di Rafah, che collega Gaza all'Egitto. Non passerà attraverso Israele: "Lui era entrato a Gaza dal valico di Rafah e da lì tornerà a casa. Il mio non vuole essere un gesto politico; semplicemente mio figlio avrebbe desiderato così. Gli israeliani non lo hanno mai avuto in simpatia, lo hanno sempre considerato un soggetto pericoloso e lo avevano anche arrestato e malmenato. Non esprimo giudizi verso nessuno, ma questi sono stati i fatti: chi non ha mai voluto mio figlio da vivo, non l'avrà neanche da morto." ha detto la madre.

Arrivata al valico di Rafah, un'ora dopo la partenza dall'ospedale, a salutare Vittorio Arrigoni ci sarà una cerimonia d'addio bilingue: in arabo e in italiano, durante la quale il popolo palestinese tanto amato da Vittorio, in lutto per lui, potrà dargli l'ultimo saluto. I testi in italiano verranno letti da un ministro dell'esecutivo di Hamas, Ossama al-Issawi, che avendo completato i suoi studi in Italia parla fluentemente la nostra lingua. Una volta in Egitto la salma verrà tradotta in Italia, sebbene, come la madre di Vittorio ha confermato, non sono ancora note le disposizioni per la celebrazione delle esequie.

Intanto, comincia a farsi largo l'idea che la mente del rapimento di Vittorio Arrigoni sia stato un salafita conosciuto con in nome di "Abdel Rahman il Giordano", secondo quanto afferma il quotidiano israeliano Maariv. Secondo fonti Ansa, inoltre, avrebbero confessato 2 componenti del commando catturati da Hamas: si tratterebbe di salafiti vicini ad Al Queda. In particolare, uno dei gruppi ultraintegralisti salafiti ha fatto sapere che ad uccidere Vittorio è stata una cellula impazzita e fuori controllo e che l'esecuzione non è stata, in alcun modo, programmata dai vertici del gruppo: "E' stata una iniziativa incomprensibile, compiuta da una cellula impazzita, fuori controllo, e che contrasta con l'insegnamento dell'Islam e i nostri interessi."

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