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Virus Nipah, studente di 24 anni morto in Kerala: a luglio era deceduto un ragazzino di 14 anni

Un ragazzo di 24 anni è la seconda vittima del virus Nipah in India questa estate dopo la morte di un 14enne a luglio. Tutti i contatti del giovane sono ora tenuti sotto controllo per prevenire la diffusione del virus, si tratta di oltre 150 persone.
A cura di Antonio Palma
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Secondo decesso da Virus Nipah in due mesi India dove un ragazzo di 24 anni è morto nei giorni scorsi nello stato del Kerala dopo essere rimasto ricoverato per cinque giorni in ospedale. Il nuovo caso mortale di malattia da virus Nipah ha fatto scattare di nuovo l'allarme nello stato meridionale indiano dove dalla sua prima apparizione, circa sei anni fa, è stato associato alla morte di diverse persone.

Le autorità sanitarie indiane hanno spiegato che il ragazzo, originario di Malappuram, ha iniziato a manifestare i primi sintomi febbrili il 4 settembre scorso quando è stato portato in ospedale d'urgenza. Nonostante i tentativi dei medici di salvarlo, purtroppo è morto cinque giorni dopo. L'analisi di un campione di sangue della vittima inviato al National Institute of Virology di Pune ha confermato un'infezione da Nipah.

Tutti i contatti del giovane sono ora tenuti sotto controllo per prevenire la diffusione del virus, si tratta di oltre 150 persone individuate tra parenti, amici e conoscenti. Le autorità locali hanno annunciato che sono stati prelevati campioni di sangue anche ad altre cinque persone che hanno sviluppato i sintomi primari di un'infezione da Nipah e sono state sottoposte alle cure del caso.

Quello del 24enne è il secondo decesso causato dal virus Nipah in Kerala quest'anno dopo che a luglio era morto un ragazzino di 14 anni. Il virus Nipah è classificato come agente patogeni ad alta priorità dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a causa del suo potenziale di scatenare un'epidemia visto che non esiste un vaccino né un trattamento sicuro per curarlo.

Il Nipah è un virus scoperto solo nel 1999 in Malesia  che arriva dai pipistrelli della frutta e da animali come i maiali e può causare una febbre letale che provoca edema cerebrale e coma negli esseri umani. Si stima che il tasso di mortalità sia compreso tra il 40% e il 70% dei pazienti e circa il 20% di coloro che sopravvivono sviluppano problemi neurologici.

Secondo gli esperti, nonostante il suo potenziale letale, il virus Nipah non si diffonde così facilmente tra le persone anche se i continui episodi di contagio negli esseri umani danno all’agente patogeno la possibilità di modificarsi e diventare più pericoloso.

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