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Virus Ebola, c’è un nuovo caso in Texas. Contagiato anche un aiuto-infermiere

Era entrato in contatto con il “paziente zero”, Thomas Duncan, il liberiano che ha portato il famigerato virus negli USA, morto la settimana scorsa a Dallas.
A cura di Biagio Chiariello
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Ci sarebbe un secondo caso di Ebola in Texas, negli Stati Uniti: contagiato un altro dipendente dell'ospedale di Dallas, dove il virus aveva già colpito anche un'infermiera che aveva avuto in cura Thomas Duncan, il "paziente zero". Lo rende noto il dipartimento dei servizi sanitari locale, sottolineando che il test preliminare è stato eseguito nel laboratorio di sanità pubblica di Austin, e il risultato è arrivato intorno alla mezzanotte locale (quando in Italia erano le 7). Un secondo test sarà condotto dai Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, in modo da ottenere una conferma definitiva del contagio a livello federale. I funzionari del dipartimento sanitario hanno interrogato il potenziale malato per identificare le persone con cui è entrato in contatto in questi giorni e quindi i soggetti potenzialmente a rischio contagio in modo che vengano monitorate. "Il tipo di monitoraggio, spiega il dipartimento texano dei Servizi sanitari, dipenderà dalla natura delle interazioni che ci sono state fra i soggetti".

Il virus Ebola in Europa

Fra falsi allarmi (l'ultima che ci ha riguardato da vicino è stato segnalato ieri a Fiumicino) ed emergenze reali, continua a salire il bilancio dell’epidemia: il totale dei casi ha toccato quota 8.914 e raggiungerà certamente i 9mila entro la settimana. I morti sono saliti a 4.447 con una percentuale di decessi che resta di uno sue due malati. In Europa un contagiato di Ebola è morto in Germania, segnando il primo decesso nel paese: si tratta di un dipendente africano dell’Onu portato a Lipsia dalla Liberia. L’uomo, di 56 anni, è morto in un ospedale della città dell’est della Germania. C'è invece ottimismo all’ospedale Carlos III-La Paz di Madrid dove Teresa Romero, 44 anni, è stata ricoverata il 6 ottobre. Suo è stato il primo caso in Europa. "Le statistiche mostrano che questa malattia mostra abitualmente una forte mortalitù entro il 13/14esimo giorno  – ha aggiunto il medico –  ci aspettiamo che la situazione si mantenga stabile, anche se ancora grave".

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