Violentata ripetutamente dall’assistente sociale: “La notte mi addormento piangendo”
Violentata ripetutamente da un assistente sociale incaricato di prendersi cura di lei dalla protezione dei minori, una ragazza ha deciso di raccontare il suo calvario di fronte alla South Australian District Court. Il suo aguzzino si chiama Aaron Sean Jaede, 34 anni: si è dichiarato colpevole di cinque accuse relative a rapporti sessuali illegali con un minore di 14 anni e un’imputazione per aggressione aggravata. L’uomo ha commesso crimini sessuali contro due giovanissime che le erano state affidate mentre lavorava presso il dipartimento di protezione dell'infanzia del governo dello Stato, il Family SA (Department for Families and Communities) nel periodo 2013-16, come riporta 7 News. Una delle vittime, che non può essere nominata per proteggere la sua identità, ha parlato degli abusi subiti dall'ex funzionario governativo.
Il procuratore Ceit Deane ha letto la “dichiarazione d'impatto” della ragazza alla corte lunedì. “Ancora oggi mi rende ancora estremamente arrabbiata pensare al governo. So che cercano di fare del loro meglio per tenere i bambini in un ambiente sicuro, facendo in modo che i propri dipendenti si prendano cura di noi. Ma poi finisce che sono gli stessi bambini come me che vengono messi in pericolo", ha detto nella sua dichiarazione. “A volte piango mentre mi addormento quando ci penso. So che quei ricordi non andranno mai via, non importa quanto vorrei che succedesse: non accadrà mai" continua la ragazza. In risposta, l'avvocato di Jaede, Edward Stratton-Smith, ha detto che il suo cliente è "profondamente imbarazzato per quello che ha fatto". "Trova molto difficile convivere con quelle accuse", ha aggiunto. Jaede è in custodia cautelare e tornerà in tribunale per la condanna nel mese di agosto.