Vincent Lambert, Cassazione: “Stop alle cure”. Ma è scontro tra la moglie e i genitori
C’è un nuovo importante aggiornamento nel caso di Vincent Lambert, il tetraplegico in coma vegetativo divenuto simbolo del dibattito sul fine vita in Francia. La Cassazione ha infatti cancellato la sentenza sulla prosecuzione delle cure al 42enne, dichiarando non competenti i giudici d’appello che il 20 maggio avevano accolto un ricorso per proseguire l’idratazione e l’alimentazione su richiesta dei genitori. Una decisione – ha fatto sapere il legale della moglie di Lambert, da sempre contraria all'accanimento terapeutico – che riapre quindi la possibilità di sospendere le cure. Anzi, secondo l'avvocato, i trattamenti possono interrompersi “già da ora”.
Rachel, la donna da cui Vincent ha avuto una bambina nata nel 2008, qualche mese prima dell‘incidente stradale che l'ha lasciato in stato vegetativo, ripete da tempo che il marito non avrebbe voluto vivere in questo stato. L’avvocato Patrice Spinosi, dopo la decisione della massima autorità giudiziaria francese, ha spiegato che “non ci sono più vie di ricorso possibili perché non ci sono più giudici a cui rivolgersi. Questa è la fine della storia”. Sull’altro fronte, gli avvocati dei genitori di Lambert minacciano una denuncia per “omicidio” nel caso in cui vengano sospese idratazione e alimentazione. Nelle prossime ore l'unità di cure palliative dell'ospedale di Reims potrebbe dunque procedere nuovamente alla sospensione delle cure. “Se il dottor Sanchez (dell’Ospedale Universitario di Reims, ndr) rimetterà in moto il procedimento di morte sarà denunciato per omicidio premeditato di una persona vulnerabile”, ha minacciato l’avvocato Jerome Triomphe. In tal senso, la madre di Lambert andrà a Ginevra lunedì per fare un intervento davanti al comitato per i diritti umani dell'Onu.