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Vilma, bruciata viva e gettata in un dirupo per un esorcismo: “È stato Dio a ordinarcelo”

Morire sul rogo nel XXI secolo? Sembra un’assurdità, eppure è quello che è successo a Vilma Trujillo García, una donna di venticinque anni del Nicaragua. A bruciarla viva e poi a gettarla in un dirupo sono stati i membri della Chiesa Visione Celestiale delle Assemblee di Dio. Il pastore di questo culto evangelico ha confessato di aver ricevuto l’ordine direttamente da Dio.
A cura di Mirko Bellis
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Vilma Trujillo García, la donna vittima dell'esorcismo in Nicaragua mentre viene trasportata in ospedale
Vilma Trujillo García, la donna vittima dell'esorcismo mentre viene trasportata in ospedale

In Nicaragua, una donna di venticinque anni, Vilma Trujillo García, è stata bruciata viva e poi gettata in un dirupo durante un rito di esorcismo da un gruppo di fanatici appartenenti alla Chiesa Visione Celestiale delle Assemblee di Dio. Il pastore di questo culto evangelico, Juan Gregorio Rocha Romero, ha confessato che sarebbe stato Dio a ordinare di bruciare la donna. “Dio ci ha detto che dovevamo scacciare lo spirito malvagio che era dentro di lei – ha ammesso – e così abbiamo acceso un fuoco per purificarla”. I fatti sono accaduti vicino a Rosita, uno sperduto comune del nord del Paese. Romero, di soli ventitré anni, nel momento dell’arresto ha cercato di difendersi sostenendo che la donna sarebbe finita nel fuoco da sola. Secondo la sua versione, Vilma si sarebbe alzata in aria e sarebbe poi caduta tra le fiamme. “Noi abbiamo continuato a pregare mentre bruciava”, ha dichiarato.

Un giornale nicaraguense, che ha avuto accesso agli interrogatori della polizia, ha riportato che il 21 febbraio la giovane donna è stata condotta nella chiesa della Visione Celestiale dove la attendevano alcuni membri del culto evangelico. Il gruppo avrebbe prima legato Vilma e poi l’avrebbe gettata tra le fiamme. “Dio mi ha rivelato che dovevamo accendere un rogo nel cortile della chiesa e poi condurre Vilma vicino al fuoco”, ha detto alla polizia una donna presente all'esorcismo. Così gli uomini hanno cominciato a raccogliere della legna e ad accendere quello che sarebbe stato il patibolo di Vilma. Secondo il delirante racconto di Franklin Jarquín Hernández, un altro dei partecipanti al rito, la donna sarebbe stata posseduta perché adultera. “Ha commesso un errore e Dio l’ha castigata”, ha confessato Hernández. Solo uno dei presenti avrebbe avvertito del pericolo che correva Vilma però il pastore ha insistito perché “è stato il Signore ad ordinare di bruciare il corpo della vittima e dello spirito maligno che la possiede”. Vilma, madre di due figli piccoli, ha riportato ustioni sull'ottanta per cento del corpo e martedì è deceduta in un ospedale di Managua. Il pastore e altri quattro membri della chiesa evangelica sono stati arrestati e condotti nella capitale Nicaragua per essere processati.

In tutto il Paese la notizia della morte della donna ha causato una forte commozione. Per Juanita Jiménez, del Movimento autonomo delle donne del Nicaragua, questo omicidio è il risultato del profondo fanatismo religioso combinato al forte maschilismo presente nella cultura nicaraguense. “E’ incredibile che succedano queste cose, deve esserci un maggiore controllo da parte delle autorità su queste istituzioni religiose”, ha affermato Paulo Cuevas della Commissione permanente per i Diritti Umani del Nicaragua. Un ex pastore della chiesa della Visione Celestiale, Augusto Marenco, considera quello che è successo come un comportamento deviato da parte di Romero e degli altri membri di questo culto. “Nessun pastore evangelico deve compiere questi atti contrari alla parola di Dio”, ha dichiarato Marenco.

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