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“Vietato lamentarsiˮ, il cartello appeso da Papa Francesco alla sua porta

Il cartello affisso all’ingresso del suo appartamento, regalato da uno psicologo incontrato all’udienza in San Pietro.
A cura di Antonio Palma
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da noecom.it
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Papa Francesco è una persona allegra e non è nuovo scherzi e battute, come sa bene chi lo conosce da tempo, ma anche loro sono rimasti sorpresi in questi giorni andandolo a trovare nella su residenza Pontificia , a Santa Marta. Fuori dalla sua stanza, infatti, campeggia in bella mostra, affisso sulla porta di ingresso, un cartello di divieto che recita:  “Vietato lamentarsiˮ. Come racconta il quotidiano La Stampa, il cartello è opera dello psicologo e psicoterapeuta Salvo Noè, autore di libri e di corsi motivazionali che lo scorso 14 giugno, al termine dell'udienza in piazza San Pietro, ha salutato brevemente Bergoglio regalandogli il suo ultimo libro, nel quale gli ha dedicato alcune pagine, n bracciale e soprattutto il cartello.

"Lo metterò alla porta del mio ufficio dove ricevo le persone" gli aveva detto il Papa felice per il regalo ma, come hanno scoperto alcuni suoi visitatori, il cartello è finito invece direttamente sulla porta della sua stanza privata. La trovata infatti è piaciuta molto a Bergoglio visto che sul cartello si legge: "Vietato lamentarsi. I trasgressori sono soggetti ad una sindrome da vittimismo con conseguente abbassamento del tono dell'umore e della capacità di risolvere i problemi. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di bambini. Per diventare il meglio di sé bisogna concentrarsi sulle proprie potenzialità e non sui propri limiti quindi: smettila di lamentarti e agisci per cambiare in meglio la tua vita".

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