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Vietato assegnare compiti a casa agli studenti francesi: così ha deciso Hollande

La Francia pensa a riformare il suo sistema scolastico con un obiettivo: rendere la scuola “meno diseguale”. Questo è possibile, secondo il presidente, lasciando svolgere i compiti agli studenti in classe e non più a casa dove non tutti godono del sostegno della famiglia.
A cura di Susanna Picone
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La Francia si appresta a riformare il suo sistema scolastico con un obiettivo: rendere la scuola “meno diseguale”. Questo è possibile, secondo il presidente, lasciando svolgere i compiti agli studenti in classe e non più a casa dove non tutti godono del sostegno della famiglia.

Non c’è solo l’Italia a discutere della scuola (e a tentare di migliorarla) che, mentre da noi in questi ultimi tempi catturano l’attenzione le novità digitali messe a punto dal ministro dell’Istruzione e i problemi che ogni autunno portano i giovani in piazza, anche i cugini francesi pensano a rinnovare il sistema scolastico. Come? Nei piani del presidente Hollande, per esempio, è necessario abolire i compiti a casa. Una notizia che viene accolta certamente con soddisfazione dagli studenti, liberi di fare altro di ritorno dalla scuola perché secondo il presidente francese i compiti “devono essere fatti in aula piuttosto che a casa”. Francois Hollande ha infatti tracciato le linee guida della riforma della scuola in Francia con un obiettivo: quello di rendere la scuola stessa “meno diseguale”. Svolgere i compiti in classe e non a casa, secondo Hollande, servirà esattamente  a garantire questo scopo, rendere la scuola più uguale. Perché è importante garantire pari opportunità a tutti quei ragazzi che in famiglia non vengono seguiti dal punto di vista scolastico.

La settimana scolastica ridotta a quattro giorni e mezzo – Tra gli altri punti discussi dal presidente c’era anche la riduzione delle vacanze estive che invece, per la gioia degli elettori in erba, è stata esclusa. Infine le novità sulla “distribuzione” dell’anno scolastico: dal prossimo settembre, infatti, gli studenti francesi andranno a scuola 4 giorni e mezzo a settimana. Quella della scuola è una riforma molto importante per Hollande, illustrata ieri alla platea della prestigiosa aula magna della Sorbona, e che sarà seguita dal ministro dell’Educazione nazionale Vincent Peillon. Ciò che l’esecutivo francese vuole è trasformare in profondità il sistema scolastico del Paese e fare in modo, appunto, che tutti gli studenti possano godere di pari opportunità e contribuire così alla rinascita della Francia.

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