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Videla, madre desaparecidos: “Per noi era già morto”

“La sua morte ha posto fine alla sua presenza fisica, ma non a ciò che ha fatto per il paese” ha detto invece il premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel commentando la morte del dittatore argentino.
A cura di Antonio Palma
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Il commento forse più atteso alla morte dell'ex dittatore argentino Jorge Videla era proprio quello delle mamme dei desaparecidos, le decine di migliaia di persone scomparse durante il regime militare, inghiottite in quel buco nero che è stata la dittatura argentina tra gli anni '70 e '80. Lapidario però è stato l'intervento di una di loro Angela ‘Lita' Boitano, nata in Italia e madre di due desaparecidos che ha commentato: "La notizia della sua morte ha un forte impatto, ma per me era già un uomo morto". Altrettanto scostante il commento di una delle leader delle Nonne di Plaza de Mayo Estela de Carlotto che interepelata dai giornali ha dichiarato: "Un essere disprezzabile, che non si era mai pentito, non è più di questo mondo".  Videla fu condannato all'ergastolo per la prima volta nel 1985 accusato della sparizione di circa 30mila persone avvenute durante il suo regime, poi nel 2010 insieme ad altri alti dirigenti e ufficiali venne dichiarato anche colpevole dell'uccisione di 31 detenuti. Infine nel 2012  viene condannato ad altri 50 anni di carcere per il rapimento e la sottrazione di identità ai danni dei figli dei desaparecidos. Le conseguenze di quegli atti pesano ancora sull'Argentina perché come ha detto il premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel "è scomparso il suo corpo ma non i danni che hanno marchiato il paese".

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