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Via libera della Camera Usa all’indagine per l’impeachment di Joe Biden: cosa succede ora

La Camera Usa ha autorizzato l’apertura dell’inchiesta parlamentare relativa all’impeachment di Joe Biden. Il presidente è accusato di aver usato la sua influenza quando era il vice di Barack Obama per permettere ai suoi figli di fare affari d’oro in Cina e in Ucraina. Lui si difende: “Perdita di tempo in acrobazie politiche senza fondamento”.
A cura di Ida Artiaco
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La Camera Usa ha autorizzato l'apertura dell'inchiesta parlamentare relativa all'impeachment di Joe Biden. La risoluzione per formalizzare l'indagine ha ricevuto 221 voti a favore e 212 voti contrari. L’accusa nei confronti del presidente è di aver usato la sua influenza quando era il vice di Barack Obama, tra il 2009 e il 2017, per permettere ai suoi figli di fare affari d’oro in Cina e in Ucraina, ma anche in Kazakistan, Romania, Russia, e di avere mentito agli americani durante l’ultima campagna elettorale, visto che aveva detto che la sua famiglia non aveva ricevuto un dollaro dalla Cina.

Secondo le commissioni di indagine invece la famiglia e i suoi soci avrebbero ricevuto un totale di 19 milioni di dollari da aziende e governi stranieri. L'inquilino della Casa Bianca si è difeso accusando i repubblicani di "perdere tempo in acrobazie politiche senza fondamento. Invece di fare il loro lavoro sulle cose urgenti che devono essere fatte, stanno scegliendo di perdere tempo in questa trovata politica infondata che anche i Repubblicani al Congresso ammettono non essere supportata dai fatti".

Cos'è l'impeachment

Letteralmente la parola "impeachment" significa "imputazione", e sta ad indicare la procedura per la messa in stato di accusa del presidente o di chi ricopre cariche pubbliche, qualora si ritenga che abbia commesso particolari illeciti nell'esercizio delle proprie funzioni. Nello specifico caso americano, possono essere sottoposti a questo tipo di procedimento tutti i componenti dell'esecutivo, dal presidente al vicepresidente fino ai funzionari delle amministrazioni statali, pena la rimozione dal proprio incarico. Si tratta di un processo politico e non penale.

La procedura prevede due fasi. Nella prima, dopo aver svolto le indagini e raccolto prove, la Camera dei Rappresentanti vota a maggioranza semplice le accuse che dettagliano i fatti contestati. A quel punto il Senato dovrebbe mettere sotto processo il presidente. Ma per condannarlo dovrebbe raggiungere i due terzi dei voti e attualmente la maggioranza è democratica (51 a 49).

Cosa c'entrano il figlio Hunter Biden e l'Ucraina

Secondo l'accusa, dunque, Biden avrebbe usato la sua influenza, quando alla Casa Bianca c'era ancora Barack Obama per permettere ai suoi figli di fare affari d’oro in Cina e in Ucraina e in particolare ad Hunter, il quale avrebbe indotto i suoi clienti a credere di poter avere accesso all’ufficio del vicepresidente.

Ma l’inchiesta non ha trovato prove che l’attuale presidente abbia aiutato ufficialmente in qualche modo quelle imprese o che ne abbia tratto un beneficio economico. "Joe Biden ha mentito ripetutamente al popolo americano", ha detto il presidente della commissione d’inchiesta James Comer. "Non ci sono prove che il presidente Biden abbia commesso alcun illecito", ha risposto il leader democratico della Camera Hakeem Jeffries. In effetti, non esiste ufficialmente alcuna prova sostanziale di pagamenti specifici effettuati all'allora vicepresidente.

Cosa succede adesso

Il voto di ieri sera in sé cambia poco, ma avvicina i repubblicani ad un possibile voto per l’impeachment di Biden l'anno prossimo, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali del novembre 2024. Anche se l'inchiesta molto difficilmente condurrà all'impeachment e non si sa neppure quanto potrebbe durare, osservano i media americani, il suo svolgimento durante il 2024 sicuramente complicherà la campagna elettorale per la rielezione del presidente in carica, che dovrà vedersela con il nome che verrà scelto dai repubblicani nelle primarie che cominciano in Iowa il 15 gennaio.

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