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Via il romanzo Lolita dalle scuole russe: “Turba i ragazzi”

La procura di Stavropol, nella Russia meridionale, ha ordinato alle scuole di far sparire i testi di Nabokov ed Esenin perché fomentano la criminalità con racconti su “erotismo, misticismo, orrore e bullismo”.
A cura di A. P.
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La furia delle autorità russe dopo l'ondata di misure anti gay questa volta si abbatte sulla narrativa e i romanzi classici come "Lolita". A oltre 60 anni dalla pubblicazione dello scandaloso romanzo la procura di Stavropol, nella Russia meridionale, infatti ha chiesto alle scuole locali di ritirare dalle proprie biblioteche le opere di Vladimir Nabokov e del poeta Sergei Esenin sostenendo che spaventano i bambini e fomentano la criminalità con racconti su "erotismo, misticismo, orrore e bullismo". La richiesta arriva sempre in accordo con la contestata legge sulla protezione dei minori che vieta di diffondere ai ragazzi informazioni che causano danni alla loro salute e sviluppo, compresa la propaganda gay. La legge in vigore in Russia infatti vieta la diffusione ai minori di materiale  pornografico o comunque potenzialmente in grado di suscitare un desiderio di usare droghe, alcool, fumo, gioco d'azzardo, prostituirsi o commettere suicidio e atti violenti.

Critiche anche dal governatore della regione – "In Russia oggi i bambini tra 9 e 12 anni commettono rapine. Secondo voi, cosa hanno letto?" ha commentato  un portavoce della procura cercando di giustificare il provvedimento ma scatenando il sarcasmo della rete. Contro questa nuova furia bigotta delle autorità di polizia si è schierato però questa volta anche il governatore regionale di Stavropol, Vladimir Vladimirov, in completo disaccordo con l'iniziativa. "Non capisco come Esenin o Nabokov possano esercitare un'influenza morale negativa sui bambini" ha spiegato il governatore criticando la scelta della procura.

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