Via Crucis di Papa Francesco: “La croce è nei profughi e nelle vittime del terrore”
È cominciata alle 17 nella Basilica di San Pietro, la lunga giornata del Venerdì Santo per Papa Francesco. Imponenti le misure di sicurezza. Dopo la celebrazione della Passione del Signore, con la riflessione offerta da padre Raniero Cantalamessa, alle 21.15, di fronte alle arcate del Colosseo, si è celebrato il rito della Via Crucis. Bergoglio ha parlato di due temi molto attuali: il terrorismo e la crisi dei migranti. Oggi la Croce di Cristo la "vediamo eretta nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco", ha detto il Papa nella sua preghiera al termine della Via Crucis. La vediamo "nei fondamentalismi e nel terrorismo dei seguaci di qualche religione che profanano il nome di Dio e lo utilizzano per giustificare le loro inaudite violenze". E anche "nei perseguitati per la loro fede che nella sofferenza continuano a dare testimonianza autentica a Gesù e al Vangelo".
E ancora, oggi la Croce di Cristo la vediamo "nei volti dei bambini, delle donne e delle persone, sfiniti e impauriti che fuggono dalle guerre e dalle violenze e spesso non trovano che la morte e tanti Pilati con le mani lavate". La vediamo "ancora oggi nel nostro Mediterraneo e nel mar Egeo divenuti un insaziabile cimitero, immagine della nostra coscienza insensibile e narcotizzata". Ancora oggi la Croce di Cristo la vediamo "nei potenti e nei venditori di armi che alimentano la fornace delle guerre con il sangue innocente dei fratelli e danno ai loro figli da mangiare il pane insanguinato" ha continuato Francesco. La vediamo "ancora oggi nei ladroni e nei corrotti che invece di salvaguardare il bene comune e l'etica si vendono nel misero mercato dell'immoralità”. E anche "nei distruttori della nostra ‘casa comune' che con egoismo rovinano il futuro delle prossime generazioni" ha detto il Papa.