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“Vestiamo donna da maiale nella cerimonia inaugurale”: bufera sessista nel Comitato Olimpico Tokyo

Il direttore creativo delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Tokyo Hiroshi Sasaki ha proposto di vestire una donna da maiale e calarla nello stadio, per una performance che avrebbe dovuto chiamarsi Olympig. Sasaki è stato costretto a dimettersi.
A cura di Davide Falcioni
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Non finiscono i grattacapi per gli organizzatori dei Giochi Olimpici di Tokyo: dopo il rinvio dello scorso anno dovuto alla pandemia di Covid-19, e mentre in molti si chiedono se l'edizione della prossima estate potrà svolgersi regolarmente, il direttore creativo delle cerimonie di apertura e chiusura Hiroshi Sasaki ha trascinato il comitato organizzatore in una nuova polemica di cui, a dire il vero, non si sentiva proprio l'esigenza. Un rapporto ha infatti rivelato che Sasaki aveva suggerito che la nota intrattenitrice Naomi Watanabe si presentasse alla cerimonia di apertura vestita da maiale, e calata dall'alto in una performace chiamata Olympig. Un'ironia decisamente inopportuna che ha trascinato il direttore creativo in una dura polemica costringendolo a dimettersi dal suo prestigioso e ben retribuito incarico, a pochi mesi dall'inizio dei Giochi più travagliati della storia recente. "La mia idea sarebbe stata un enorme insulto per la signora Naomi Watanabe. Me ne pento dal profondo del cuore e chiedo scusa a lei e a tutti coloro che si sono sentiti a disagio per questo", ha dichiarato Sasaki che nella tarda serata ha informato il ministro delle Olimpiadi di Tokyo Seiko Hashimoto che avrebbe lasciato il suo ruolo.

Naomi Watanabe è un'attrice comica e stilista giapponese celebre per aver sfidato apertamente l'industria della moda e quella dello spettacolo, proponendosi senza imbarazzo al pubblico nonostante avesse qualche chilo "di troppo". La donna ha detto di essersi sentita molto sorpresa dopo aver appreso i piani di Sasaki per la sua apparizione alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi. "Sono contenta della mia figura", ha detto in una dichiarazione rilasciata dalla sua agenzia. “Quindi, come sempre, vorrei esprimermi liberamente come ‘Naomi Watanabe' senza sentirmi particolarmente grassa". Seiko Hashimoto, il capo del comitato organizzatore di Tokyo 2020, ha detto di essere rimasta "scioccata" quando ha letto l'idea di Sasaki sulla rivista Shukan Bunshun. "Non sarebbe mai dovuto succedere. Trovo che la proposta del direttore creativo sia inappropriata e deplorevole. Quando sono diventata presidente del comitato organizzatore, ho fatto dell'uguaglianza di genere la chiave per riconquistare la fiducia del pubblico". L'ultima iniziativa sessista di un membro del team di Tokyo 2020 arriva poche settimane dopo che il predecessore di Hashimoto, Yoshiro Mori, aveva generato una protesta internazionale dopo essersi lamentato che le donne sono troppo "loquaci".

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